Roma, arrestato il nipote di Diabolik, Nicolò Piscitelli: ha aggredito madre e fratello

Roma, effige di Diabolik in città

Un episodio di violenza domestica ha scosso il quartiere Romanina, a Roma, dove Nicolò Piscitelli, nipote del noto leader ultrà Fabrizio Piscitelli, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Il giovane, 25 anni, è accusato di aver aggredito e minacciato la madre e il fratello, spingendo i familiari a richiedere l’intervento della polizia.

Roma, arrestato Nicolò Piscitelli, il nipote di Diabolik

L’allarme è scattato nella notte, quando due chiamate al numero d’emergenza 112 hanno segnalato un grave episodio di violenza in un’abitazione di via Sante Vandi. Gli agenti delle volanti, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei familiari, che hanno descritto un clima di paura alimentato dall’aggressività del giovane. Le ricostruzioni, combinate con lo stato di tensione rilevato in casa, hanno portato all’arresto immediato di Piscitelli.

Ha aggredito madre e fratello

Il giovane è stato trasferito in carcere e rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa della convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari. Questo episodio si inserisce in un quadro già segnato da precedenti penali. Piscitelli era stato arrestato tre anni fa per detenzione e spaccio di stupefacenti. In quell’occasione, la polizia aveva scoperto in un appartamento a Tor Bella Monaca un’ingente quantità di eroina pronta per essere immessa sul mercato.

Il nome di Piscitelli richiama inevitabilmente quello del celebre zio, Fabrizio Piscitelli, conosciuto come “Diabolik”, capo ultrà della Lazio assassinato nel 2019 al Parco degli Acquedotti. Tuttavia, la notorietà del parente non sembra aver contribuito a sottrarre il nipote a un percorso segnato da reati e violenze.

Il caso del celebre zio, Fabrizio Piscitelli

Il caso riaccende i riflettori sulla gestione della violenza domestica e sulla necessità di interventi tempestivi per proteggere le vittime. Questo drammatico episodio sottolinea l’importanza del supporto alle famiglie in difficoltà e del monitoraggio di soggetti con precedenti, affinché tali situazioni non sfocino in tragedie. Le indagini proseguiranno per chiarire ulteriormente i dettagli della vicenda e valutare eventuali ulteriori responsabilità del giovane, già noto alle forze dell’ordine.