Roma, arriva una nuova ciclabile: 550 metri per collegare il Tevere all’ex Mattatoio

Roma ciclabile Tevere ex Mattatoio

È stata firmata oggi, presso il Campidoglio, la convenzione tra Roma Capitale e Fondazione Roma per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile che collegherà Lungotevere degli Artigiani con l’ingresso dell’ex Mattatoio. L’intervento consentirà il collegamento diretto e sicuro tra il Tevere e l’area museale, attraverso un percorso ciclabile in sede propria.

Ciclabile Tevere – ex Mattatoio: tracciato realizzato in sede protetta

Il nuovo tracciato ciclabile avrà uno sviluppo complessivo di circa 550 metri lineari e sarà interamente costruito in sede propria, cioè separato dalla carreggiata stradale. Il progetto prevede l’utilizzo di materiali dai colori neutri, in modo da garantire l’integrazione visiva con l’ambiente urbano, storico e paesaggistico. L’intera pista sarà dotata di luci incassate a pavimento, pensate per illuminare il percorso senza creare ostacoli alla circolazione di biciclette e pedoni.

Il tracciato sarà realizzato a totale carico della Fondazione Roma, che agirà come committente dell’opera. La Fondazione provvederà direttamente all’affidamento dei lavori e alla rimozione e smaltimento delle attrezzature residue delle attività commerciali dismesse presenti sul Lungotevere degli Artigiani. L’intervento non prevede alcun compenso economico a favore della Fondazione.

La ciclabile è parte di un intervento più ampio che mira a trasformare l’area del Lungotevere degli Artigiani, precedentemente occupata da un mercato in dismissione, in una zona di sosta e passeggio. L’obiettivo è connettere il complesso dell’ex Mattatoio, attualmente sede museale ed espositiva, con la rete ciclabile lungo il Tevere, sfruttando una delle poche rampe esistenti in quel tratto.

Il progetto prende il nome di “Un nuovo ingresso per il Mattatoio – progetto per un collegamento ciclabile dal Tevere” e si propone come elemento di ricucitura urbana, integrando un nodo culturale al tessuto cittadino e ai percorsi di mobilità sostenibile.

Si attende ora l’approvazione del progetto esecutivo

Il Progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) dell’opera è stato redatto e depositato dalla Fondazione Roma, ed è stato sottoposto alla Conferenza dei Servizi, che si è conclusa con esito positivo nel mese di gennaio.

Il prossimo passaggio prevede l’approvazione da parte del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti di Roma Capitale del progetto esecutivo, che sarà aggiornato secondo le prescrizioni emerse durante la Conferenza. Roma Capitale ha inoltre garantito che le aree interessate dai lavori saranno disponibili, libere da occupazioni di suolo pubblico e da autorizzazioni per attività commerciali.

Il progetto rappresenta una delle prime applicazioni a Roma delle norme sul partenariato pubblico-privato, secondo quanto previsto dal nuovo Codice degli Appalti. In base a tale normativa, un soggetto privato può farsi carico interamente della realizzazione di un’opera pubblica, che verrà poi consegnata alla collettività. Il modello organizzativo adottato consente di ridurre i tempi di realizzazione e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche.

La nuova ciclabile si inserisce inoltre all’interno di un piano di rigenerazione urbana che interessa l’intero quadrante tra Testaccio e la stazione Trastevere, con l’obiettivo di potenziare l’accessibilità e la mobilità dolce nelle aree urbane prossime al fiume.

L’impatto sulla viabilità complessiva resta da verificare

Nonostante il valore urbanistico e simbolico dell’intervento, restano incertezze sull’efficacia del progetto nel ridurre realmente la pressione del traffico veicolare nella zona. Il tratto ciclabile, seppur ben progettato, misura solo 550 metri e il suo impatto complessivo sulla mobilità urbana dipenderà dalla connessione funzionale con la rete ciclabile cittadina.

L’area del Lungotevere degli Artigiani è inoltre inserita in un contesto con flussi di traffico intensi, soprattutto nelle ore di punta, e non è prevista una riorganizzazione della viabilità veicolare parallela alla realizzazione della ciclabile. Senza interventi strutturali più ampi e integrati, come limitazioni al traffico privato o potenziamento del trasporto pubblico, questo tratto rischia di servire principalmente un uso ricreativo o turistico, senza modificare in modo significativo le abitudini di spostamento quotidiano.