Roma, aspetta un cliente ma…si ritrova la Polizia: in casa un ‘cubo magico’ per conservare la droga

Auto polizia

Era davanti casa sua, in strada, stava aspettando il prossimo cliente – che lo aveva contattato via messaggio – per vendergli la droga. Tutto sembrava pronto, il suo piano stava per giungere al capolinea, apparentemente senza intralci e intoppi. Ma stavolta qualcosa è andato storto nel ‘progetto’ perché anziché l’acquirente lui, un giovane pusher romano di 23 anni, si è ritrovato faccia a faccia con la Polizia. Il suo fare guardingo ha insospettito e così gli agenti hanno voluto vederci chiaro. E quei sospetti sono diventati realtà: in casa nascondeva la droga ovunque, addirittura al fresco in un ‘cubo magico’.

Sequestro di Fentanyl ai Castelli Romani: in casa nascondeva la ‘droga degli zombie’

La casa ‘stupefacente’ a Roma in via di Grotta Perfetta

Il giovane, che si trovava vicino casa in via di Grotta Perfetta, è stato intercettato dai poliziotti del VIII Distretto Tor Carbone. Lui, sottoposto al controllo, ha subito consegnato agli agenti due involucri con la droga. Si è mostrato collaborativo, ma questo atteggiamento non ha convinto. E così i poliziotti lo hanno accompagnato al pianerottolo di casa, all’angolo della via, e lì – una volta dentro – hanno trovato di tutto.

Lo sguardo si è subito concentrato su un piccolo frigo a forma di cubo, che si trovava sotto la scrivania della camera da letto. Lì, al fresco, il 23enne aveva nascosto circa 480 grammi di hashish e marjuana, suddivisa in panetti, oltre a una decina di sigarette preconfezionate alla marjuana. Altri 100 grammi di marjuana, ancora, erano conservati in un barattolo di vetro posto a mo’ di suppellettile sul comodino. A vista, invece, sopra la mensola di una libreria aveva ‘esposto centinaia di banconote di piccolo taglio, per un valore complessivo di circa 5.000 euro, tenute insieme da un elastico.

Cerveteri, take away della droga nel bosco: spaccio in un bivacco nascosto tra gli alberi

La droga e le chat criptate

Gli approfondimenti tecnici, che sono stati effettuati sul posto sul suo telefono cellulare, hanno poi permesso di risalire a un’applicazione di messaggistica. Lì erano archiviati dei messaggi criptati, verosimilmente riconducibili alla sua attività di spaccio. Il cliente lo contattava via chat, lui preparava la droga. E poi si incontravano. Proprio come doveva succedere l’altro giorno, ma al posto dell’acquirente il pusher si è ritrovato davanti la Polizia.

Il giovane è stato arrestato. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato e ha disposto per lui i domiciliari. Ora dovrà restare a casa, senza la ‘sua’ droga e lontano dagli affari.