Roma assediata dagli incendi: diversi roghi in corso, alta colonna di fumo a Saxa Rubra
Roma torna a fare i conti con l’incubo degli incendi. In queste ore due vasti roghi stanno impegnando il personale dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale, divisi su due quadranti opposti della Capitale. Da un lato le fiamme si sono propagate nella zona sud-ovest, a ridosso della Muratella; dall’altro un imponente fronte di fuoco ha colpito l’area nord, precisamente a Saxa Rubra, dove un’alta colonna di fumo è visibile anche a chilometri di distanza.
Muratella sotto assedio
Nel quadrante sud, il fuoco ha preso corpo in prossimità di via Vicchio, in un’area densamente popolata e caratterizzata dalla presenza di attività commerciali. Le sterpaglie in fiamme, spinte dal vento caldo e irregolare, hanno reso le operazioni di contenimento particolarmente complesse.
Quattro squadre di Vigili del Fuoco sono al lavoro senza sosta, coadiuvate da tre potenti autobotti e da un carro autoprotettori. L’intervento dall’alto, con lanci d’acqua mirati da parte di un elicottero, ha rafforzato l’azione di terra. La priorità resta una sola: impedire che il fronte del fuoco lambisca le abitazioni e minacci la sicurezza di residenti e attività produttive.
Il dramma del Nord: fiamme a Saxa Rubra
Parallelamente, un secondo focolaio ha avvolto l’area di Saxa Rubra, lungo via Enzo Tortora. Qui le fiamme hanno aggredito sterpaglie e coltivazioni, creando un impressionante scenario dominato da una densa colonna di fumo che si innalza verso il cielo, visibile da gran parte della città. Due squadre di Vigili del Fuoco, affiancate da autobotti e coordinate dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento, stanno fronteggiando l’emergenza con grande tenacia. L’obiettivo è arginare l’incendio prima che possa estendersi a terreni agricoli e insediamenti vicini, compromettendo un’area già sensibile per la viabilità e la presenza di infrastrutture strategiche.
Rischi e difficoltà
L’azione del vento, l’alta temperatura e la natura infida delle sterpaglie rese secche dalla stagione estiva stanno alimentando un quadro di estrema criticità. I roghi, pur non avendo provocato feriti o vittime, rappresentano una minaccia costante per la tenuta del territorio urbano. La complessità delle operazioni non risiede solo nell’estinzione delle fiamme, ma anche nel coordinamento delle squadre e nella necessità di proteggere simultaneamente zone molto distanti tra loro.
Una città in allerta
Il doppio fronte di fuoco che oggi assedia Roma è l’ennesima conferma della vulnerabilità della Capitale di fronte all’emergenza incendi. Le colonne di fumo che si ergono in cielo hanno trasformato l’orizzonte cittadino in un’immagine apocalittica, richiamando l’attenzione di automobilisti, pendolari e cittadini. Anche senza conseguenze dirette sulla popolazione, il senso di allarme resta elevato, mentre il dispiegamento massiccio di mezzi e uomini testimonia la gravità della situazione.
L’estate del fuoco
Con l’avanzare della stagione calda, Roma si trova di nuovo costretta a fronteggiare il fenomeno degli incendi estivi, alimentati da sterpaglie secche, vento e temperature elevate. Ogni rogo rappresenta una minaccia non solo per le aree verdi, ma anche per le abitazioni, le attività commerciali e le vie di comunicazione della metropoli. La giornata odierna, con due fronti contemporanei e imponenti, diventa emblematica di un problema ciclico che richiede risposte immediate e strumenti di prevenzione sempre più efficaci.
