Roma, attacco al Viminale: incendiata auto della Polizia davanti al commissariato

Roma, incendio auto polizia Esquilino

Un’altra notte di fuoco all’Esquilino. Dopo l’incendio che ha distrutto un chiosco in piazza Vittorio, ieri sera è stata presa di mira direttamente la Polizia di Stato. Intorno alle 22:30 di ieri sera, giovedì 24 luglio 2025, un’auto di servizio parcheggiata davanti al commissariato Viminale è stata incendiata da ignoti. Fiamme alte, vetri in frantumi e un messaggio che suona come una sfida: qui lo Stato non deve mettere piede.

Il gesto, compiuto a ridosso di uno dei luoghi più simbolici del potere istituzionale nella Capitale, non può essere considerato casuale. E non si tratta più solo di aree periferiche o difficili: stavolta siamo nel cuore di Roma.

Roma, auto della Polizia incendiata all'Esquilino
Roma, auto della Polizia incendiata all’Esquilino – www.7colli.it

 “È guerra alle istituzioni. E in guerra si deve vincere”

A lanciare l’allarme è Marco Milani, segretario romano del Sulp della Polizia Locale, che ha parlato senza mezzi termini: “Qualcuno ha deciso di dichiarare guerra alla presenza delle istituzioni all’Esquilino. E in caso di guerra, c’è una sola cosa da fare: vincerla”.

Milani ha anche espresso solidarietà alla Polizia di Stato, ricordando che chi lavora in prima linea in quartieri difficili sa bene cosa significhi affrontare ogni giorno tensioni, degrado e ora anche atti violenti.

La sua preoccupazione, però, va oltre l’episodio singolo: “Atti di questo tipo, finora limitati a zone come il Quarticciolo – dove furono incendiate auto della Polizia Locale – ora arrivano in pieno centro. Questo è un salto di qualità che deve preoccupare tutti”.

Due auto della Polizia incendiate in pochi minuti

Ma non è stato l’unico attacco della serata. Pochi minuti prima, intorno alle 22, un’altra auto delle forze dell’ordine — stavolta della Polizia Penitenziaria — è stata data alle fiamme in via Arenula, proprio davanti al Ministero della Giustizia.

A riportarlo è l’Adnkrono, spiegando che lo stesso individuo – un uomo di statura elevata e carnagione chiara – immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre dava alle fiamme l’auto della Polizia di Stato parcheggiata in via Farini, davanti al commissariato Viminale, sarebbe lo stesso responsabile dell’incendio avvenuto circa dieci minuti prima in via Arenula.

In quel primo episodio, l’uomo avrebbe accumulato e incendiato alcune buste di plastica sistemate sotto il paraurti di un veicolo del Ministero della Giustizia, parcheggiato proprio davanti al palazzo del Guardasigilli. Anche in questo caso, le fiamme sono state prontamente domate dagli agenti di servizio, impedendo danni strutturali al mezzo.

Ma l’azione non si è fermata lì. Pochi minuti dopo il primo rogo e prima di colpire la volante del commissariato, il soggetto sarebbe stato ripreso nuovamente dalle videocamere mentre tentava di incendiare rifiuti e sterpaglie posizionati sulla rampa di accesso per disabili in via Bachelet, a pochi passi dalla sede del Consiglio Superiore della Magistratura.

In questo terzo episodio, per fortuna, non si sono registrati danni, ma l’accaduto aumenta i timori legati a un possibile piano organizzato, anche se apparentemente portato avanti da una sola persona.

Secondo quanto riferito dalla Polizia, entrambi i veicoli sono stati danneggiati: nel primo caso è stato colpito il paraurti, mentre nel secondo è stata compromessa la zona della targa. Le indagini hanno rivelato che l’uomo, probabilmente un senzatetto, ha agito senza motivazioni apparenti ed è riuscito a far perdere le proprie tracce.