Roma, atto intimidatorio contro Marco Doria: colpi di arma da fuoco verso la sua abitazione
Ancora un avvertimento contro Marco Doria, membro della Commissione Speciale Antimafia e per sei anni alla guida del tavolo sulle Ville Storiche di Roma Capitale. Ieri mattina ignoti hanno sparato un colpo di arma da fuoco verso la sua abitazione in via Cassia, a Formello. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, insieme alla Scientifica e al personale del Reparto Scorte della Questura di Roma. Vicino alla recinzione gli investigatori hanno trovato un bossolo e, poco più in là, un paio di guanti.
Il precedente del 27 ottobre: due spari nella pomeriggio
La dinamica richiama da vicino quanto avvenuto appena un mese e mezzo fa. Il 27 ottobre, sempre a Formello, qualcuno avrebbe sparato almeno due colpi verso la casa dell’ex presidente delle Ville Storiche. Un episodio su cui indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura di Roma. Secondo la denuncia, Doria era al secondo piano quando aveva sentito un boato provenire dalla strada. Affacciandosi sul lato che confina con il Comune di Roma, ha visto un uomo muoversi tra i campi. Nella penombra, quella figura avrebbe puntato la pistola verso l’edificio e sparato ancora.
A quel punto Doria si era riparato dietro una parete e ha chiamato il 112. I carabinieri della stazione Le Rughe erano arrivati subito. Durante il sopralluogo avevano trovato un altro bossolo, poco distante dal confine con il Parco di Veio.
La scia di minacce e avvertimenti
Quello di ieri è l’ultimo di lunga serie di minacce e attentati evitati per un soffio. Per questo Doria vive da tempo sotto scorta. Negli ultimi mesi aveva segnalato diverse irregolarità relative ai fondi del PNRR, in particolare nei progetti di riforestazione della pineta delle Acque Rosse, a Ostia. Una zona che negli ultimi anni è finita più volte al centro di tensioni, dossier e denunce. Proprio sabato scorso, Doria ne aveva parlato direttamente con il sindaco Gualtieri, ribadendo la gravità della situazione.
E poi ci sono gli episodi precedenti. Nel giugno 2021 un ordigno artigianale venne piazzato sotto la sua auto in zona Prati: l’intervento dei carabinieri evitò il peggio e la Prefettura rafforzò immediatamente le misure di sicurezza. Nel novembre dello stesso anno, davanti alla sua villa, comparve una bara con sopra scritto il suo nome. Nel 2024, l’avvelenamento del suo cane. Non era una novità: un altro animale domestico era morto nel 2020, sempre in circostanze sospette. Infine, nel giugno 2025, un proiettile di grosso calibro recapitato direttamente nella sua cassetta delle lettere, con scritto “Doria”.