Roma, auto vandalizzate tra Quadraro, Don Bosco e Cinecittà: “Ogni notte un vetro rotto”

Nelle ultime settimane, numerose segnalazioni stanno emergendo da diverse vie del VII Municipio, in particolare nell’area compresa tra Quadraro, Don Bosco, Cinecittà e le strade limitrofe a via Tuscolana. Tanti residenti riferiscono episodi ricorrenti di vandalismo su auto parcheggiate, con finestrini spaccati e vetri sparsi sull’asfalto. A essere colpiti non sembrano solo i veicoli isolati, ma intere file di automobili, in modo sistematico e preoccupante.
Una residente ha pubblicato sui social una foto del finestrino laterale della sua auto, completamente distrutto, avvisando che anche altre persone nel quartiere avevano subito lo stesso tipo di danneggiamento. “Via Lemonia è piena di vetri rotti per terra”, ha scritto, invitando i vicini a prestare maggiore attenzione soprattutto nelle ore serali.

Auto vandalizzate a Don Bosco, Quadraro, Cinecittà
Alla sua segnalazione si sono aggiunte molte altre testimonianze, tutte simili tra loro. Una persona ha raccontato: “Stavo tornando dal lavoro di sera quando un gruppo di ragazzi ha rotto il vetro della mia auto in pochi secondi. Non ho fatto in tempo a reagire”.
Un altro utente ha riferito: “Anche a me hanno colpito, in zona via Cartagine. Ho trovato il finestrino sfondato la mattina seguente”.
Situazioni analoghe vengono riportate anche in via dei Salesiani, via Mazzoccolo, via Salvioli, con più episodi segnalati nell’arco dello stesso mese. Alcuni commenti parlano addirittura di diversi danni subiti nell’arco di poche settimane, in strade frequentate e centrali.
I residenti cercano soluzioni
In mezzo alla frustrazione generale, cresce il bisogno di sicurezza e di collaborazione tra vicini. Alcuni residenti ricordano che episodi simili si erano verificati anche in passato, circa due o tre anni fa, nella stessa zona. “Ogni sera si contavano decine di auto danneggiate”, scrive un utente che aveva già vissuto la stessa situazione in passato.
C’è chi propone di organizzare controlli tra residenti, mentre altri suggeriscono di installare telecamere private sui balconi, per contribuire alla sorveglianza del quartiere. Alcuni raccontano che, per precauzione, hanno deciso di parcheggiare l’auto in garage, sostenendo un costo aggiuntivo pur di evitare ulteriori danni.
Un utente, che ha subito quattro episodi simili in sei mesi, racconta: “L’ultimo episodio è avvenuto in pieno giorno, nel parcheggio sotto casa. Nessuno ha visto o sentito nulla. È frustrante”.
Nel frattempo, chi abita in zona cerca di restare con gli occhi aperti e segnalare qualsiasi movimento strano, magari scrivendo nei gruppi del quartiere o parlando tra vicini. Nessuno ha la bacchetta magica, ma restare uniti e informati può essere un primo passo per scoraggiare chi pensa di farla franca.