Roma, baci e abbracci alla studentessa: medico di famiglia 71 enne tenta di abusare della tirocinante

Dottore

Si è ritrovata da sola, dentro uno studio silenzioso, con la porta chiusa a chiave, nel quartiere Prati a Roma. Era la fine del 2021 quando Marta (nome di fantasia), studentessa dell’ultimo anno di medicina alla Sapienza, si è ritrovata faccia a faccia con il suo tutor, un medico di famiglia ormai 71enne. Quello che doveva essere un normale giorno di tirocinio si è trasformato in momenti di terrore quando il professionista, con una scusa, ha chiesto ripetutamente di abbracciarla e le ha imposto un bacio sul collo, nonostante il netto rifiuto della giovane. «Preferirei di no», gli ha risposto la ragazza.

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Dalla denuncia all’aula di tribunale

Come riporta Il Messaggero, il gesto ha turbato profondamente Marta, che inizialmente temeva di danneggiare la reputazione di un uomo sposato e con figli. Ma un conflitto interiore l’ha spinta a rivolgersi all’ateneo, e da lì è partita la procedura d’ufficio. La vicenda è approdata davanti ai giudici della V sezione penale di Roma, che hanno riconosciuto l’abuso di autorità e l’hanno condannato a un anno di reclusione, pena sospesa.

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Il racconto della studentessa

In aula Marta ha ricordato la sua confusione: fino a quel giorno il medico si era comportato in modo professionale e corretto. Ma dopo l’aggressione – un atto di intimità imposto – la sua fiducia è stata infranta. Con la voce ferma la studentessa ha spiegato di non aver mai voluto denunciarlo per non rovinarne la vita familiare, fino a quando il turbamento non ha preso il sopravvento.

Abuso di autorità e sanzioni disciplinari

Per l’università, la posizione del medico era chiara: una figura di pubblico servizio che ha sfruttato il proprio ruolo per un approccio sessuale inopportuno. Ora, oltre alla condanna penale, pende nei suoi confronti un procedimento disciplinare presso l’Ordine dei Medici. Le recensioni online lo descrivono ancora come un medico serio e scrupoloso, ma l’ombra di quanto accaduto a Marta potrebbe cambiare per sempre la percezione dei suoi pazienti.