Roma, bar vicino a Termini chiuso per spaccio e violenze: droga nascosta nelle fioriere


Chiude per 8 giorni un bar in via Manin, a pochi passi dalla stazione Termini: usato da spacciatori e frequentato da pregiudicati. Lo ha deciso il Questore di Roma, dopo mesi di segnalazioni e controlli sul posto. Non si tratta di un provvedimento improvviso: da marzo a oggi, gli agenti del Commissariato Viminale hanno registrato otto episodi gravi, sei dei quali solo nell’ultimo mese. Episodi che raccontano un’escalation di violenza, spaccio e disturbo della quiete pubblica.

Il bar era diventato un punto di riferimento per pusher e soggetti pericolosi. La zona, già complicata per il continuo passaggio di persone e per il degrado che avanza, si è ritrovata con un locale che non solo non contrastava certe presenze, ma sembrava addirittura agevolarle. In più occasioni, le persone fermate all’interno o nelle immediate vicinanze del locale si sono rifiutate di fornire i documenti alla Polizia, arrivando anche a resistere all’arresto.

Fioriere usate per nascondere droga

Il dettaglio che ha fatto scattare la chiusura? La droga nascosta nelle fioriere esterne del bar. Durante un controllo avvenuto circa una settimana fa, gli agenti hanno trovato dosi di hashish pronte per lo spaccio, occultate tra le piante decorative poste fuori dal locale. Una tecnica usata spesso dai pusher per evitare di essere colti con la sostanza addosso.

Nel solo mese di maggio, il Commissariato ha effettuato quattro arresti in flagranza, sorpresi proprio durante lo scambio di droga e denaro. Ma c’è anche altro. A marzo, un gruppo di cittadini africani aveva creato disordini davanti al bar, lanciando bottiglie di vetro e bloccando il passaggio dei tram.

A fronte di questo scenario, la Divisione Amministrativa della Questura ha raccolto tutti gli elementi e ha portato alla firma del provvedimento. Il titolare dovrà tenere chiuso l’esercizio per otto giorni.