Roma, basta un foglietto di carta: l’ennesimo trucco dei ladri segnalato a Don Bosco

Roma, tecnica del foglietto ladri in viale don Bosco

Nel quartiere Don Bosco, a Roma, una residente ha denunciato un episodio inquietante che dovrebbe mettere in allerta tutti. Tornando a casa ha notato un piccolo foglietto di carta infilato sotto la porta d’ingresso, proprio in viale Don Bosco. A prima vista può sembrare qualcosa di banale, ma in realtà è il segnale di una tecnica ormai consolidata usata dai ladri per capire se un appartamento è momentaneamente disabitato.

L’episodio è stato documentato con fotografie inviate alla redazione de Il Nuovo 7 Colli. Ma non si tratta di un caso isolato: la tecnica del foglietto si sta rapidamente diffondendo in tutta Roma, tanto che è stata illustrata in un video pubblicato sulla pagina Instagram di “Welcome to Favelas”, noto canale che denuncia episodi di degrado urbano.

“Ho visto il video dalla pagina di Welcome to Favelas e ho capito che potevo essere un bersaglio”, ha dichiarato la donna. La clip, infatti, mostra chiaramente lo stesso stratagemma che i ladri applicano sulle porte.

Il trucco del foglietto

Il meccanismo è tanto semplice quanto insidioso: i ladri inseriscono un pezzetto di carta piegato o arrotolato nella parte inferiore della porta. Lo posizionano in modo strategico, in basso, dove è difficile da notare quando si rientra a casa. Se, dopo alcuni giorni, il foglietto è ancora lì, significa che nessuno ha aperto la porta e quindi che l’appartamento è molto probabilmente vuoto.

Chi rientra spesso non si accorge del foglietto, perché posizionato a terra e concentrato su altre cose: le chiavi, la borsa, o semplicemente la serratura di casa. È proprio su questa distrazione quotidiana che i ladri fanno affidamento.

Anche lo spioncino nel mirino

Oltre alla tecnica del foglietto, in altre vie del quartiere – tra cui via Calpurnio Fiamma e via Claudio Asello – è stato segnalato un altro stratagemma allarmante: la copertura dello spioncino della porta con una sostanza appiccicosa, simile al burrocacao o alla colla.

L’obiettivo è identico: se la patina rimane intatta per giorni, significa che nessuno ha utilizzato lo spioncino e quindi che l’abitazione è probabilmente disabitata. Un metodo ancora più silenzioso, difficile da rilevare, ma molto efficace per selezionare gli appartamenti da svaligiare.

Alcuni residenti hanno anche riferito, tramite i social, di aver visto individui sospetti aggirarsi nei palazzi della zona, intenti ad applicare queste sostanze. Sono stati descritti come uomini di mezza età, con volto semicoperto e corporatura robusta.

Cosa potete fare per proteggervi

Se vi assentate per le ferie o anche solo per qualche giorno, è fondamentale verificare spesso lo stato della porta e dello spioncino. Controllate che non ci siano foglietti di carta, sostanze appiccicose o segni di manomissione. In caso di dubbi, chiamate le forze dell’ordine, contattate l’amministratore di condominio, condividete l’informazione con i vostri vicini e, soprattutto, abbiate sempre cura di tenere chiusi i portoni condominiali.

Se partite, lasciate le chiavi a una persona fidata e chiedetele di passare regolarmente, ritirare la posta, sistemare lo zerbino o semplicemente accendere una luce di sera. Sono piccoli accorgimenti, ma possono bastare a scoraggiare i ladri. La collaborazione tra condomini è una delle armi più forti contro i furti in appartamento: basta poco per fare la differenza.