Roma, Black Point San Basilio-via Nomentana, vincono i cittadini: dietro-front del Comune, torna il doppio senso di marcia
Black Point San Basilio – via Nomentana: dietro front del Comune di Roma, vincono i cittadini e i comitati. Dopo settimane di proteste, infuriati per le file interminabili, il caos urbano e gli incidenti generati dalla nuova viabilità, l’amministrazione capitolina ci ripensa e fa marcia indietro.
“Da giovedì 27 novembre il tratto di via Nomentana, tra via Diego Fabbri e via del Casale di San Basilio, tornerà transitabile a doppio senso di marcia”. A dirlo è l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè. Non solo. Anche via del Casale di San Basilio verrà riaperta alla circolazione nei due sensi, grazie a un adeguamento che prevede nuove rotatorie, segnaletica potenziata e una cordolatura fisica su via Nomentana.
Un dietrofront che sa di resa (civica)
Non è un semplice aggiustamento tecnico: è una vittoria concreta per i residenti che hanno fatto sentire la loro voce. Da settimane i comitati di quartiere, come quelli di San Cleto, Giardino Nomentano e San Basilio, protestano contro il Black Point. Sono scesi in strada nella manifestazione “La breccia di Roma Est”: oltre 1.200 persone in gilet catarifrangenti, tamburi, fischietti e cartelli con slogan come “Nomentana senso unico, disastro annunciato” e “Non vogliamo crescere nello smog”.
Il corteo, partito da parco Nicolai e sceso fino al mercato Talenti, ha costretto il Campidoglio a fare i conti con la rabbia degli abitanti. Non era solo protesta per il traffico: la gente teme le conseguenze sulla qualità della vita, lo smog, il rumore, le attività commerciali messe in ginocchio
“La breccia di Roma Est”: 1200 cittadini in strada contro il Black Point Nomentana-San Basilio
Le modifiche: sicurezza sì, ma senza stravolgere il quartiere
Secondo Patanè, i correttivi appena approvati sono il giusto equilibrio tra sicurezza e vivibilità: semafori modificati, cordoli, segnaletica rinnovata. Nel dettaglio, è previsto il ripristino del doppio senso su via Nomentana e su via del Casale di San Basilio, accanto a un ridisegno dell’incrocio con via Diego Fabbri. Sul piano della mobilità pubblica, i lavori hanno richiesto anche deviazioni di bus, con modifiche alle linee interessate.
Il fatto che il Comune abbia accettato di tornare sui suoi passi è il segnale che la protesta ha funzionato. Ma molti abitanti non sono convinti che tutto sia risolto. Chiedono che il doppio senso non sia considerato solo una manovra tampone, ma un ripristino di dignità per la viabilità del quartiere. Il problema, secondo molti residenti, non era solo il traffico, ma la mancanza di ascolto. Le proposte, infatti, erano state fatte sin dall’inizio. E in una città dove troppe volte le periferie vengono ridotte al silenzio, questa battaglia sembra essere una delle poche volte in cui il “rumore del popolo” è riuscito a farsi sentire.