Roma blindata per il corteo pro Palestina: sequestri e identificazioni ai caselli

Controlli a tappeto della Polizia di Stato fin dalle prime luci dell’alba lungo le principali vie d’accesso alla Capitale. Alle porte di Roma, tre mezzi – un’auto e due pullman – sono stati bloccati mentre si dirigevano verso il centro città per partecipare al corteo pro Palestina in programma oggi. A bordo, gli agenti hanno rinvenuto materiale potenzialmente pericoloso: maschere antigas, caschi, indumenti usa e getta e aste, sia di legno che metalliche.
Un equipaggiamento che poco ha a che fare con una manifestazione pacifica. Il materiale è stato sequestrato sul posto e i circa 60 passeggeri dei veicoli sono stati accompagnati negli uffici della Polizia per accertamenti.

Prevenzione massima per il corteo pro Palestina a Roma
I controlli sono partiti prima delle 8:00, dopo che le autorità avevano ricevuto diverse segnalazioni su arrivi consistenti di manifestanti da fuori regione. Il dispositivo di sicurezza, predisposto dalla Questura di Roma e rafforzato con l’intervento della Polizia Stradale, ha passato al setaccio i veicoli in ingresso, soprattutto nei pressi dei caselli autostradali.
Mentre la maggior parte dei pullman e dei mezzi privati ha proseguito senza problemi, l’attenzione degli agenti si è concentrata su tre veicoli sospetti. Dentro, tutto l’occorrente per eludere controlli e rendere più difficoltosa l’identificazione da parte delle forze dell’ordine: tute usa e getta e maschere antigas, già viste in altri contesti di tensione pubblica. Insieme a bastoni, potenzialmente utilizzabili come strumenti offensivi.
Identificati tutti i passeggeri: si valuta il foglio di via e il divieto di ritorno a Roma
Dopo il sequestro del materiale, tutti i soggetti coinvolti – una sessantina in totale – sono stati identificati e portati in questura. Sono ora in corso le istruttorie per l’eventuale rilascio del foglio di via obbligatorio dalla provincia di Roma e il divieto di ritorno, misure di prevenzione previste nei casi di rischio per l’ordine pubblico. La loro applicazione sarà valutata anche in base ad eventuali precedenti specifici per reati connessi a manifestazioni o disordini.