Roma, blitz antidroga, arrestati 11 pusher in 7 quartieri: sequestrati crack, cocaina e hashish

Carabinieri in azione a Roma

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Un’operazione a tappeto dei Carabinieri ha stretto il cerchio attorno allo spaccio nella Capitale. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, i militari del Comando Provinciale hanno arrestato dieci persone, sequestrato decine di dosi di stupefacenti – tra cocaina, crack, hashish e marijuana – e recuperato somme di denaro considerate provento dell’attività illecita. Una raffica di controlli che, in poche ore, ha interessato diversi quartieri di Roma, dal centro alla periferia.

Arresti a catena dalla periferia al centro

Le pattuglie si sono mosse simultaneamente in più zone, sorprendendo pusher e acquirenti. L’operazione ha mostrato la capillarità dello spaccio: non esiste un solo quartiere immune, dal lussuoso Trieste alle strade popolari di Tor Bella Monaca.

A Città Giardino, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro hanno fermato un 43enne a bordo di un’auto a noleggio. L’uomo, già sotto osservazione, è stato trovato con 6 involucri di cocaina, altrettanti di crack e 100 euro in contanti.

A Torpignattara, invece, a finire in manette è stato un 31enne. Secondo le ricostruzioni, avrebbe appena ceduto tre dosi di crack a un acquirente, poi segnalato alla Prefettura come consumatore. La perquisizione personale ha portato al ritrovamento di 6 grammi di hashish e 930 euro, ritenuti guadagno immediato dello spaccio.

Dal quartiere Trieste a Tor Bella Monaca

Nemmeno il più residenziale quartiere Trieste è rimasto fuori dal giro di arresti. Un 22enne è stato sorpreso in piazza mentre cedeva hashish. A casa sua i militari hanno scoperto una piccola centrale di smistamento: 90 grammi di hashish, 8 di marijuana, due bilancini di precisione e 550 euro in contanti, oltre al denaro che aveva con sé al momento del fermo.

Ma il cuore dell’operazione è stato senza dubbio Tor Bella Monaca, quartiere da sempre considerato roccaforte dello spaccio. Qui, in via Melpomene, è stato arrestato un 42enne di origine gambiana, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso mentre vendeva cocaina per 60 euro a un italiano.

Poco dopo, in viale Paolo Ferdinando Quaglia, i Carabinieri hanno fermato due uomini, originari del Marocco e della Tunisia: nelle loro tasche 24 dosi di cocaina e una discreta somma di denaro. Non è tutto. Sempre a Tor Bella Monaca, in largo Mengaroni, i militari hanno notato i movimenti sospetti di un 24enne tunisino. La perquisizione ha permesso di recuperare 22 grammi di cocaina e altrettanti di hashish, già suddivisi in involucri.

Appio Latino, Termini e Bravetta

Il blitz ha toccato anche l’Appio Latino, dove un 19enne romano è stato controllato in largo Colli Albani. Con sé aveva materiale intriso di hashish e 60 euro. Poco distante, nascosti in una tubatura di un’area pubblica, i militari hanno scovato 45,7 grammi della stessa sostanza, confezionati con identico materiale, oltre a un bilancino e strumenti per il confezionamento ritrovati nella sua abitazione.

Nell’area della stazione Termini, un 26enne ha tentato la fuga alla vista dei Carabinieri. Dopo pochi metri è stato bloccato, ma prima ha reagito con violenza, colpendo i militari con calci e pugni. Immobilizzato, è stato trovato con una dose di cocaina e circa 70 euro in contanti.

Infine, nel quartiere Bravetta, i Carabinieri hanno fermato un cittadino albanese senza fissa dimora a bordo di un’auto. Nel veicolo erano nascosti 28 grammi di cocaina già divisi in dosi.

Sequestri e indagini in corso

Tutte le sostanze stupefacenti e il denaro recuperato sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli arresti, fanno sapere i Carabinieri, sono stati convalidati.

Le indagini restano però nella fase preliminare: fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, tutti gli indagati devono considerarsi innocenti.

Un’operazione che, sottolineano fonti investigative, testimonia la diffusione capillare dello spaccio a Roma, ma anche la costante attività di contrasto delle forze dell’ordine. Una lotta quotidiana che, ancora una volta, ha portato a dieci arresti in una sola notte.