Roma, blitz in centro contro il ‘gioco’ delle tre campanella: denunciate 40 persone

Polizia Locale di Roma in azione

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Roma non si arrende ai suoi parassiti urbani. Nelle strade più battute dai turisti, tra i vicoli di Trastevere, le piazze storiche e persino ai piedi del Colosseo, la Polizia Locale di Roma Capitale ha messo a segno un nuovo colpo contro l’illegalità diffusa. Nella serata di ieri un blitz serrato degli agenti dell’Unità SPE – la squadra dedicata alla sicurezza pubblica ed emergenziale – ha fatto saltare i tavolini del famigerato “gioco delle tre campanelle” e scoperchiato un giro di truffatori che continua a infestare il cuore della città. Il bilancio è pesante: oltre quaranta persone denunciate, decine di trappole smantellate e migliaia di articoli sequestrati dalle bancarelle abusive.

Il copione della truffa a Roma

Il meccanismo è sempre lo stesso: un banchetto improvvisato, tre bicchieri di plastica, una pallina che scompare, qualche complice travestito da ingenuo turista e il gioco è fatto. Un inganno vecchio come il mondo, ma che continua a mietere vittime soprattutto tra visitatori stranieri, convinti di assistere a una sfida di fortuna e abilità. In realtà ogni mossa è calcolata: “vedette” piazzate a distanza per avvertire dell’arrivo delle forze dell’ordine, finti giocatori che fingono di vincere per convincere i curiosi a puntare, e infine la trappola che si chiude con perdite immediate di denaro.

Piazza di Spagna e il centro di Roma sotto assedio

Il cuore dell’operazione si è concentrato nelle aree più iconiche di Roma: piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Pantheon, piazza del Popolo. Luoghi simbolo che, nei mesi estivi, diventano teatri a cielo aperto del raggiro. Qui, secondo quanto riferiscono fonti della Polizia Locale, si concentra il maggior numero di segnalazioni da parte di cittadini e turisti. Non si tratta solo di piccoli imbrogli da strada, ma di vere e proprie organizzazioni che gestiscono il business del gioco d’azzardo illegale come un’attività quotidiana, lucrando sulla distrazione dei visitatori e sul fascino dei monumenti.

L’onda lunga delle denunce

Nelle ultime settimane, gli agenti hanno intensificato i controlli. Le pattuglie del I Gruppo Centro e della SPE sono state impegnate ogni giorno in ronde mirate, presidii strategici e blitz improvvisi. Il risultato? Più di quaranta persone denunciate in pochi giorni, tutte coinvolte a vario titolo: croupier improvvisati, finti vincitori, ma anche vedette incaricate di garantire l’impunità. Non semplici “giochini da strada”, dunque, ma un sistema ben oliato, che funziona grazie a ruoli precisi e alla connivenza tra complici.

Ponte Mammolo, la nuova frontiera

Il fenomeno non è confinato al centro storico. Le stazioni della metro e i nodi ferroviari rappresentano un altro terreno fertile. A Ponte Mammolo, recentemente teatro di un’aggressione a un agente, la Polizia Locale ha registrato una recrudescenza del fenomeno. Anche qui il copione è identico: banchetti improvvisati, merci contraffatte e tentativi di truffa lampo ai danni dei pendolari. Un mercato parallelo che trasforma le banchine in veri e propri bazar illegali.

Mille volti di un unico abuso

L’operazione di ieri non si è limitata al gioco d’azzardo da strada. Il blitz ha colpito duramente anche il fronte dell’abusivismo commerciale. In poche ore sono stati sequestrati oltre 3mila articoli venduti illecitamente in aree pubbliche. Dalle borse griffate contraffatte ai gadget turistici, passando per giocattoli e accessori di bassa qualità: un fiume di merce che alimenta il circuito dell’illegalità, impoverendo il decoro urbano e minando la sicurezza dei cittadini.

La sfida quotidiana delle forze dell’ordine

Dietro i numeri c’è un lavoro incessante. Ogni giorno le pattuglie si muovono in una città che, per estensione e flussi turistici, diventa terreno di caccia per decine di bande. La lotta è impari, ma la strategia messa in campo da Roma Capitale punta a mantenere alta la pressione: blitz improvvisi, presidi costanti, verifiche serrate. “Non possiamo permettere che il centro storico diventi un luna park dell’illegalità” spiegano fonti vicine agli agenti.

Una battaglia di legalità e immagine

Il messaggio è chiaro: difendere il patrimonio artistico e culturale di Roma significa anche combattere chi specula sui suoi visitatori. Le immagini di turisti raggirati ai piedi della Fontana di Trevi o accerchiati da venditori abusivi feriscono non solo l’economia legale, ma anche la reputazione internazionale della città. Da qui la scelta di colpire duramente un fenomeno che non è più un semplice “fastidio urbano”, ma un cancro che mina la convivenza civile.

Il blitz di ieri non è che l’ennesimo capitolo di una guerra che sembra non avere fine. Ma il segnale lanciato è forte: Roma non abbassa la guardia. Quaranta persone denunciate, migliaia di articoli sequestrati e un’operazione capillare nel cuore della città sono la prova che la battaglia contro i predoni urbani continua. E che la Capitale, pur tra mille difficoltà, non intende cedere alla legge del più furbo.