Roma, Blocco studentesco in piazza davanti al ministero della pubblica Istruzione

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I militanti romani del Blocco studentesco stamattina sono scesi in piazza sotto il Ministero della Pubblica Istruzione per portare all’attenzione del nuovo governo “le criticità della scuola che vanno immediatamente affrontate”. Gli studenti hanno srotolato uno striscione con su scritto: “Nuovo ministro sei avvisato, basta tagli e precariato”. “Abbiamo voluto dare un messaggio chiaro al nuovo governo che va formandosi in questi giorni. N on ci sarà pace per nessun politico, ministro, senatore o deputato fino a quando non si tornerà sulla scuola con interventi decisivi d’investimento e riqualificazione.

Il Blocco al nuovo governo: stop con l’agenda Draghi

Le ricette malsane dell’Agenda Draghi vanno accantonate in favore di politiche nuove. Che spostino la scuola dal mirino delle speculazioni per ricentrarla sullo studente, sulla sua famiglia e sulla sua comunità organica e di destino: il Popolo italiano. Chiediamo con forza di stracciare immediatamente la Legge 107 sulla Buona scuola contro la quale ci battiamo dal 2015. Vogliamo che sia rimossa dall’orizzonte della pubblica istruzione l’infame alternanza scuola-lavoro e la sua obbligatorietà per tutti gli istituti superiori.

Basta con le speculazioni editoriali

Vogliamo che sia proclamato – dopo la fallimentare e repressiva gestione Covid – lo stato d’emergenza per l’edilizia scolastica, per far sì che lo Stato possa tornare ad intervenire con soldi e finanziamenti, in maniera rapida, sulla manutenzione dei plessi scolastici. Vogliamo l’adozione da parte del futuro governo di una linea dura contro le speculazioni editoriali, contro le tasse coercitive imposte alle famiglie degli studenti e un contributo sostanziale a pendolari e fuorisede”.

Elaborata un’Agenda Blocco in 14 punti

“Delle soluzioni concrete – continua la nota – che abbiamo condensato in quattordici punti che abbiamo chiamato Agenda Blocco. Speriamo possa assurgere a nuovo modello di approccio alla Scuola pubblica: basta con i miti della decrescita e del liberismo, lo Stato deve essere protagonista nel suo settore strategico più importante. Ovvero l’istruzione, l’università e la ricerca, per toglierla dalle mani di chi vorrebbe usarlo come trampolino di lancio dei suoi introiti.

Dal nuovo governo ci attendiamo i fatti

Oggi qui con noi abbiamo portato la voce di studenti e giovani lavoratori che speriamo sia raccolta da chi ora pretende di guidare l’Italia. Non ci accontenteremo delle parole e delle pacche sulle spalle, non ci accontenteremo di vedere la sinistra italiana fuori di sé per il risultato elettorale. Contano soltanto i fatti e la volontà politica di intraprendere questa via coraggiosa e portare aria fresca all’interno di quelle stanze mute.

L’esecutivo dimostri di essere patriottico davvero

Il Blocco Studentesco continuerà a dare battaglia, sempre e comunque, per opporsi a chiunque cerchi di danneggiare gli studenti e soprattutto contro chi parlando di Patria e Nazione non sarà alla loro altezza. Patria è missione e rivoluzione, oppure è nulla. Questa è la nostra via: seguitela oppure sarete soltanto un intralcio”.