Roma, borseggia un passeggero sulla metro Repubblica poi scappa nel tunnel: servizio fermo verso Barberini

Metro A Roma

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Roma nel caos. Non bastava lo sciopero generale a complicare la mattinata dei pendolari: ci si è messo anche l’ennesimo episodio di microcriminalità. Alle 8:10, alla fermata della metropolitana linea A di Repubblica, un 28enne ha borseggiato un passeggero approfittando della folla in banchina. Poi la fuga rocambolesca, imboccando il tunnel della metro come fosse un vicolo di periferia. Una corsa durata poco: la polizia e gli agenti di sicurezza lo hanno bloccato dopo minuti concitati, ma nel frattempo il servizio in direzione Barberini è rimasto fermo.

L’arresto e il fermo dei convogli

L’allarme è scattato immediato. Agenti e personale Atac hanno interrotto la circolazione per consentire l’intervento delle forze dell’ordine. Il ladro, un 28enne già noto alle autorità, ha tentato di confondersi fra i passeggeri, ma la sua fuga si è spenta tra le gallerie. Arrestato, è stato portato via sotto gli occhi di decine di utenti esasperati, mentre i treni accumulavano ritardi e i viaggiatori restavano bloccati sulle banchine. Un episodio che fotografa, ancora una volta, la fragilità del trasporto romano.

I tunnel come vie di fuga

Non è un caso isolato. Le gallerie della metro di Roma sono ormai diventate corridoi privilegiati per i borseggiatori, che li utilizzano come vie di fuga dopo i colpi. Un sistema collaudato, che mette a rischio la sicurezza dei passeggeri e la regolarità del servizio. Negli ultimi anni, diversi casi hanno dimostrato come i ladri conoscano a memoria i varchi, gli accessi e i punti ciechi delle stazioni. Ma stavolta la fuga si è conclusa con le manette.

Precedenti tragici

La cronaca recente racconta di fughe finite nel sangue. Nel maggio scorso un borseggiatore venne travolto da un convoglio tra Anagnina e Cinecittà, nel tentativo disperato di dileguarsi nel tunnel. Accanto al suo corpo senza vita, gli agenti trovarono il portafogli appena sottratto a un passeggero. Episodi che mostrano il lato oscuro di una criminalità spicciola, capace però di mettere in pericolo non solo i pendolari, ma anche gli stessi autori dei furti.

Il problema sicurezza

La vicenda di oggi riapre l’eterna questione: la sicurezza nella metro romana. Le pattuglie ci sono, ma sono spesso insufficienti a coprire tutte le stazioni e gli orari di punta. La presenza dei borseggiatori – molti organizzati in bande che si muovono tra Termini, Repubblica, Barberini e Spagna – è ormai quotidiana. Un fenomeno che continua a crescere, mentre i passeggeri si sentono sempre più indifesi.

Un segnale che non va ignorato

L’arresto del 28enne è una vittoria parziale. Perché se il singolo viene fermato, il problema resta. Roma continua a essere un terreno fertile per piccoli criminali che vivono di furti lampo, spesso impuniti, che si ripetono con cadenza quotidiana. E ogni volta il prezzo lo pagano i cittadini: in termini di sicurezza, di tempo perso, di fiducia in un servizio pubblico che sembra non reggere la sfida del presente.