Roma, borseggiatore in metro ruba il portafogli a un passeggero…ma è di un carabiniere: arrestato

Un giovane borseggiatore cileno di 20 anni ha tentato di mettere a segno un colpo nella metropolitana di Roma, approfittando della calca serale. Ma la vittima scelta si è rivelata essere un carabiniere in borghese. Il furto, avvenuto nella stazione Barberini della linea A, si è concluso con un arresto immediato. Il giovane, noto alle forze dell’ordine per precedenti analoghi, è stato bloccato e identificato dai militari, mentre i suoi complici sono riusciti a dileguarsi.
Un piano interrotto sul nascere
Era l’ora di punta, poco prima delle 19:00, quando il borseggiatore si è avvicinato a un gruppo di turisti carichi di bagagli. Nel trambusto della folla che si accalcava alle porte della metro, il giovane ha infilato la mano nella tasca di un passeggero per sottrargli il portafogli. Ma il caso ha voluto che la vittima fosse un carabiniere in servizio presso la stazione Roma Trionfale, impegnato in un’operazione di controllo. Il militare ha immediatamente intuito quanto stava accadendo e, con l’aiuto dei colleghi presenti, ha bloccato il borseggiatore.

L’arresto e i precedenti del giovane
Scoperto sul fatto, il ragazzo non ha avuto nemmeno il tempo di tentare la fuga. Alla vista del tesserino del carabiniere, ha cercato invano di giustificarsi. I militari lo hanno ammanettato sul posto, mentre i complici sono riusciti a confondersi tra i passeggeri e a scappare. Portato in caserma per l’identificazione, si è scoperto che il giovane ha alle spalle diversi precedenti per reati simili. Era già stato arrestato in passato per furto e si trova ora in attesa di affrontare un nuovo processo per tentato borseggio.
La giustificazione davanti al giudice
Comparso in tribunale per la direttissima, il ventenne ha raccontato la sua difficile situazione familiare. Vive in Italia da circa un anno e mezzo con un permesso di soggiorno regolare, ha una compagna incinta e una figlia piccola. Ha spiegato di svolgere lavori saltuari in nero per mantenere la famiglia, ma il giudice non ha accolto le sue giustificazioni. Il pubblico ministero Mario Pesci ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto, disponendo per il giovane l’obbligo di firma in attesa del processo.
Il fenomeno dei borseggi in metro
L’episodio riporta ancora una volta l’attenzione sul problema dei borseggi nella metropolitana della Capitale, soprattutto nelle stazioni più frequentate da turisti e pendolari. Le bande di borseggiatori, spesso composte da giovani stranieri, agiscono in gruppo, approfittando della folla per sottrarre portafogli e telefoni. Le forze dell’ordine intensificano i controlli, ma il fenomeno resta diffuso. L’arresto di Barberini dimostra quanto sia importante la vigilanza costante e la presenza di agenti in borghese per contrastare questi reati.
Un monito per i borseggiatori
Il caso di Barberini manda un segnale chiaro: le forze dell’ordine presidiano costantemente il trasporto pubblico e non esitano a intervenire. Per il giovane cileno, la serata si è conclusa con un arresto e un nuovo processo alle porte. Per i passeggeri della metro, invece, resta la raccomandazione di prestare sempre attenzione ai propri effetti personali e di segnalare movimenti sospetti. La lotta ai borseggi continua, e le autorità invitano i cittadini a collaborare per rendere più sicura la mobilità urbana.