Roma, brutale aggressione a Corviale: minacce con una pistola, tre denunciati, caccia ai complici

Una violenta aggressione a Roma, nel quartiere Corviale, nei pressi di Largo Emilio Quadrelli. Una coppia di fidanzati è stata aggredita da un gruppo di uomini: lui, pestato a calci e pugni, è stato anche colpito con una mazza da baseball; lei, invece, si è ritrovata con una pistola puntata in faccia. Gli aggressori si sono dati alla fuga, ma in meno di 24 ore la Polizia di Stato ha individuato tre dei responsabili, denunciandoli.
L’aggressione a Corviale con una mazza e la minaccia con l’arma
L’agguato è avvenuto nel cuore della notte. La coppia è stata accerchiata da un gruppo di uomini che, senza preavviso, hanno colpito per primo il 52enne romano. Lo hanno afferrato per il collo, cercando di buttarlo giù da un muretto, poi lo hanno preso a calci e pugni. Come se non bastasse, gli aggressori lo hanno colpito con una mazza da baseball al braccio.

Solo quando è riuscito a divincolarsi e ha cercato con lo sguardo la sua fidanzata, ha capito che la situazione era ancora più grave: la donna, terrorizzata, si è trovata con una pistola puntata al volto. Un’arma che, secondo la sua testimonianza, somigliava a quelle in dotazione alle forze dell’ordine, anche se leggermente più piccola.
Solo dopo essere riusciti a scappare e a raggiungere la propria abitazione, i due hanno chiamato il 112 (N.U.E.). L’uomo è stato trasportato in ospedale con una prognosi di sette giorni.
Indagini lampo: tre denunciati, sequestrate armi e munizioni
Le indagini sono partite immediatamente e nel giro di 24 ore gli agenti del Distretto San Paolo hanno individuato tre dei responsabili, fermandoli direttamente nelle loro abitazioni.
Durante le perquisizioni, a casa di un 19enne romano, sono stati trovati uno storditore elettrico, munizioni di vario tipo e repliche di armi, tra cui quella che, con ogni probabilità, è stata usata per minacciare la donna. L’arma, priva di tappo rosso, era molto simile a quelle della Polizia.
I tre denunciati – un 19enne, un 25enne e un 48enne, tutti romani – sono ora sotto inchiesta. Le indagini proseguono per identificare gli altri membri del gruppo coinvolti nell’aggressione.