Roma, calci e morsi ai genitori per i soldi necessari alla droga: arrestato 24enne

Roma, Carabinieri in azione a Tor Pignattara

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Una richiesta di denaro finita nel sangue e nella paura. Un 24enne romano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri di Roma per maltrattamenti in famiglia, minacce a pubblico ufficiale e lesioni. Il giovane, secondo quanto emerso, avrebbe aggredito i propri genitori all’interno della loro abitazione di via Giovanni da Pisa, nel quartiere Torpignattara, colpendoli con calci e morsi per ottenere 40 euro, cifra che avrebbe voluto destinare all’acquisto di stupefacenti.

Roma, l’intervento dei Carabinieri a Tor Pignattara

La richiesta di aiuto è arrivata al 112 direttamente dai genitori, una coppia di 59 e 54 anni. I militari, giunti sul posto, si sono trovati di fronte a un giovane in evidente stato di agitazione. Alla vista delle divise, il ragazzo ha tentato di sottrarsi al controllo, brandendo una forchetta e rivolgendo minacce agli operanti.

Nel tentativo di fuggire ha spintonato un carabiniere, provocandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.

La colluttazione e il fermo

Nonostante la resistenza violenta, i Carabinieri sono riusciti a bloccare il 24enne. Durante il trasporto in auto di servizio, il giovane ha continuato a dimenarsi con forza, arrivando a colpirsi la testa contro la paratia dell’autoradio.

Per evitare ulteriori autolesioni è stato necessario l’utilizzo dello spray urticante in dotazione, strumento di difesa che ha permesso di immobilizzarlo e garantirne la sicurezza.

I soccorsi e le cure

Una volta contenuto, il giovane è stato affidato alle cure del personale del 118 e accompagnato al Policlinico di Tor Vergata. Lì è stato calmato e sottoposto a visite mediche, per poi essere dimesso senza prognosi.

Nello stesso ospedale è stato medicato anche il carabiniere rimasto contuso durante l’intervento, riportando lesioni lievi ma compatibili con l’aggressione subita.

Le misure adottate

Terminate le procedure sanitarie, il 24enne è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli. Su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, l’uomo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il Tribunale di Roma, valutati gli elementi raccolti dai militari e le circostanze dell’arresto, ha convalidato il fermo.

Un dramma che si ripete

Il caso riporta l’attenzione sul fenomeno crescente delle violenze domestiche legate alle dipendenze. Non solo conflitti familiari, ma vere e proprie aggressioni che mettono a rischio l’incolumità di chi vive sotto lo stesso tetto. Una spirale di droga, richiesta di denaro e violenza che lascia sul terreno famiglie spezzate e sempre più in difficoltà.