Roma, cambia ancora la ZTL che diventa anche Zona 30: l’elenco (con mappa) delle 52 strade interessate. Ecco quando parte

Roma, sullo sfondo la nuova mappa della ZTL centro, in primo piano sindaco Gualtieri e assessore alla Mobilità Gualtieri

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Roma, il Campidoglio riscrive (di nuovo, per l’ennesima volta) le regole del centro: la ZTL Centro Storico è stata perimetrata “di nuovo” – per l’ennesima volta – dalla Giunta Gualtieri con la delibera n. 420 del 21 novembre. Dentro la nuova mappa dell’area interessata allargata q scatta (o meglio dire: viene istituita) anche la “Zona 30”, cioè limite di velocità di 30 km/h. Sul tavolo c’è anche la partita dei controlli: 29 ingressi e 29 uscite nella rete dei varchi, secondo le indicazioni tecniche che accompagnano l’operazione. La delibera della Giunta è collegata all’avvio operativo annunciato dal 1° gennaio 2026.

Retroscena politico: chi mancava al momento decisivo

C’è un dettaglio che dà la misura del clima (e del metodo) politico: il sindaco Roberto Gualtieri non risulta presente in aula quando la Giunta si è riunita e ha votato, tanto che a presiedere è l’assessora Segnalini (Lavori Pubblici). E non è l’unica nota di colore: l’assessore Alessandro Onorato, Sport e Turismo, collegato in modalità telematica, ha lasciato la seduta prima della chiusura del punto: su Onorato, certo, sono anche circolate, nel recente passato, voci su sue possibili velleità da sindaco in versione anti-Gualtieri e da parlamentare, sempre in cerca di visibilità social e politica, da aspirante leader nazionale, sceso in campo con risultati non proprio brillanti alle ultime elezioni nelle Marche.

In breve, tornando al punto politico del voto di Giunta: una scelta che cambia il cuore di Roma prende forma senza il primo cittadino fisicamente in sala e con un assessore al Turismo che nel frattempo esce di scena.

Non è “solo un cartello”: cambia il regime della circolazione

La misura viene venduta come sicurezza, aria più pulita e trasporto pubblico più regolare: la Zona 30 non è una cortesia urbana, è un cambio di impostazione. E soprattutto: chi entra in ZTL entra automaticamente nella Zona 30, senza “strade d’eccezione”.

Il retroscena tecnico: sette “buchi” nel confine

Dietro la narrativa green c’è un problema molto più terra-terra: il perimetro attuale aveva anomalie (tratti non monitorati, varchi messi “dentro” la ZTL, aree pedonalizzate rimaste fuori sulla carta). Risultato: ZTL a macchie e possibilità di elusione.

Il vero cuore: SISVU, i varchi in uscita e la caccia agli “attraversamenti”

Il progetto collegato si chiama SISVU – Sistema Varchi in Uscita: l’obiettivo dichiarato è aggiungere varchi in uscita alla rete in ingresso per misurare ingressi/uscite e tempi di permanenza, e leggere meglio l’uso dei permessi. Sui numeri dei varchi circolano conteggi diversi. Se il Campidoglio vuole consenso, dovrà anche offrire trasparenza leggibile, non solo slogan.

Il perimetro: le 52 strade e piazze “di confine” (esterne alla ZTL)

Sono 52 le strade/piazze che delimitano la ZTL: il bordo è fuori, tutto il resto è dentro.

Tratto Nord (Flaminio–Repubblica)

Piazzale Flaminio; viale del Muro Torto; piazzale del Brasile; via di Porta Pinciana; via Ludovisi (da via F. Crispi a via Cadore); via Cadore; via Liguria (da via Cadore a via Vittorio Veneto); via Vittorio Veneto (da via Liguria a via Bissolati); via Bissolati; largo di Santa Susanna; via Vittorio Emanuele Orlando; piazza della Repubblica; via Luigi Einaudi.

Tratto Nord-Est (Peretti–Colosseo)

Largo di Villa Peretti; via del Viminale (da largo di Villa Peretti a via Principe Amedeo); via Principe Amedeo (da via del Viminale a via Massimo d’Azeglio); via Massimo d’Azeglio (da via Principe Amedeo a via Torino); via Urbana (da via Torino a piazza dell’Esquilino); piazza dell’Esquilino; via Cavour (da piazza dell’Esquilino a via degli Annibaldi); via degli Annibaldi; largo Gaetano Agnesi (parte); via Nicola Salvi; piazza del Colosseo; via Celio Vibenna; via di San Gregorio (da via Celio Vibenna a piazza di Porta Capena).

Tratto Sud (Circhi–Ghetto)

Via dei Cerchi (da piazza di Porta Capena a via di San Teodoro); via di San Teodoro; Foro Romano; via della Consolazione; piazza della Consolazione; Vico Jugario; via del Foro Olitorio; piazza di Monte Savello; Lungotevere de’ Cenci; Lungotevere dei Vallati; piazza di San Vincenzo Paliotti; Lungotevere dei Tebaldi; Largo Perosi.

Tratto Ovest-Nord (San Pietro–Ripetta–Flaminio)

Lungotevere dei Sangallo; via Acciaioli; via Paola; piazza di Ponte Sant’Angelo; Lungotevere Tor di Nona; piazza di Ponte Umberto I; Lungotevere Marzio; piazza del Porto di Ripetta; Lungotevere in Augusta (dal Porto di Ripetta alla carreggiata ovest della Passeggiata di Ripetta); Passeggiata di Ripetta (carreggiata ovest); via della Penna (da Passeggiata di Ripetta a via Principessa Clotilde); via Principessa Clotilde; via Luisa di Savoia (da via Principessa Clotilde a piazzale Flaminio).

E adesso?

Ora viene la parte che nessuno mette in grassetto: la ZTL ha smesso di essere un regolamento, da qualche anno a questa parte, ed è diventato forse un meccanismo di ‘consenso politico’. E un meccanismo del genere, se non è accompagnato da alternative serie (rafforzamento dei mezzi pubblici, carico-scarico funzionali al commercio già oberato dai lavori dei cantieri infiniti per il Giubileo, permessi più agevoli H6, H12 o H24, comunicazione chiara, etc), rischia di trasformarsi in una barriera sociale. Dentro chi può, fuori chi si arrangia. Nel Centro storico, la “ZTL” non può finire per somigliare a un pedaggio sociale mascherato. Ed è proprio in questo che, forse, la Giunta Gualtieri sta trasformando il centro storico di Roma, il più bello del mondo, in un’area off limits.

Roma, la nuova mappa della ZTL allargata appena varata dalla Giunta Gualtier
Roma, la nuova mappa della ZTL allargata appena varata dalla Giunta Gualtieri – www.7colli.it
Roma, l’area della ZTL centro allargata, ofo Comune di Roma – www.7colli.it