Roma, cambia il mercato immobiliare, boom di case acquistate in nuda proprietà: quanto scende il costo

A Roma il mercato delle case sta cambiando volto. Negli ultimi quattro anni gli acquisti in nuda proprietà sono cresciuti del 25%, un balzo che conferma l’interesse crescente per questa formula particolare: si compra oggi un immobile a un prezzo notevolmente inferiore rispetto alla media, con la certezza però di entrarne in possesso solo in futuro. Oggi la differenza è tangibile: 2.648 euro al metro quadro contro i 3.635 richiesti in media per l’acquisto tradizionale. Un ribasso che può arrivare fino a mille euro al metro quadro.
Roma, una scelta sempre più diffusa: cambia il mercato immobiliare
La tendenza è confermata da un recente studio che fotografa con chiarezza il fenomeno che ruota attorno al Campidoglio. Solo nell’ultimo anno la domanda è cresciuta dell’8%. Le preferenze ricadono soprattutto sui trilocali, con una metratura media di 107 metri quadrati. Le zone più interessate sono i quartieri residenziali come Talenti, Montesacro e Nuovo Salario, dove la nuda proprietà pesa ormai per quasi l’8% degli annunci immobiliari. Complessivamente, in tutta la capitale, sono quasi 700 gli immobili attualmente disponibili con questa formula.

Roma, perché si vende e acquista solo la nuda proprietà
Dietro la scelta di mettere in vendita la nuda proprietà ci sono storie di vita molto concrete. Si tratta spesso di anziani che, senza rinunciare all’usufrutto della loro abitazione, decidono di monetizzare subito parte del loro patrimonio. Le motivazioni variano: c’è chi vuole aiutare i figli ad acquistare casa, chi sostiene i nipoti negli studi, e chi deve affrontare spese sanitarie sempre più onerose. In una città dove il costo della vita aumenta e le pensioni non sempre bastano, la casa diventa una risorsa strategica per ottenere liquidità immediata.
Chi compra e perché
Dall’altra parte ci sono acquirenti che ragionano sul lungo periodo. Famiglie che pensano ai figli ancora troppo giovani per vivere da soli, oppure persone che vogliono garantirsi un immobile a condizioni più vantaggiose rispetto al mercato tradizionale. In alcuni casi si tratta di veri e propri investimenti patrimoniali: acquistare una casa più spaziosa, magari con terrazzo o giardino, e attendere pazientemente di poterne usufruire. Un modo per blindare il futuro senza esporsi troppo economicamente nel presente.
La questione sociale e politica
Il boom della nuda proprietà non è solo un fatto di mercato, ma anche il riflesso di una capitale che cambia. Da un lato emerge la fragilità economica di chi ha lavorato una vita intera e ora, con una pensione insufficiente, deve trasformare la propria casa in liquidità.
Dall’altro, l’assenza di politiche abitative efficaci costringe le giovani famiglie a guardare al futuro con operazioni di lungo respiro, rinunciando spesso all’immediato. È qui che si concentrano le responsabilità politiche: l’assenza di strategie di sostegno al reddito degli anziani e la mancanza di soluzioni concrete per l’accesso alla casa delle nuove generazioni alimentano inevitabilmente questo mercato parallelo.
Un segnale per il futuro
Il dato romano anticipa un trend destinato a consolidarsi anche nel resto del Paese. La nuda proprietà, da strumento di nicchia, si sta trasformando in un’alternativa solida e diffusa, soprattutto nelle grandi città dove il mattone continua a rappresentare la forma di investimento più sicura. Ma dietro le percentuali e i numeri resta un messaggio chiaro: l’Italia, e Roma in particolare, stanno vivendo un cambiamento profondo nel modo in cui si pensa alla casa, bene primario e simbolico, sempre più usato per bilanciare le disuguaglianze generazionali.