Roma, Camilla Ancilotto torna e esporre le sue opere sul Mito e la Natura

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In occasione della IV Edizione della Triennale di Arti Visive a Roma, l’artista Camilla Ancilotto torna nuovamente a esporre nella Capitale le sue opere ispirate al Mito ed alla Natura. Due le sedi dove si potranno ammirare le opere dell’artista romana, conosciuta e apprezzata a livello internazionale grazie allo stile del tutto peculiare e unico delle sue opere. Si inizia dalla Galleria del Cembalo di Palazzo Borghese – in largo Fontanella Borghese, a partire dalle 17 -. Qui l’artista espone per la Triennale un’imponente installazione Ab Ovo in acciaio specchiato e riflettente con preziosi inserti in ottone placcato oro 24kt. Si tratta di un’opera realizzata appositamente per Global Change, Anni Venti – questo il titolo della Triennale 2021 – in merito alle pregnanti tematiche ambientali e sociopolitiche affrontate dalla manifestazione.

La Ancillotto espone a Palazzo Borghese e a Palazzo Ruspoli

A pochi passi di distanza, presso Palazzo Ruspoli in via della Fontanella Borghese 56, dalle 19 alle ore 22, l’artista poi presenta la sua personale dal titolo Allegorie. Allestita negli sfarzosi ambienti di quella che fu la residenza di Napoleone III. Ad accogliere gli ospiti, assieme all’artista, le principesse Maria Pia e Giacinta Ruspoli, madrine dell’evento. Una ventina le opere esposte, scelte tra le più rappresentative dell’intero excursus creativo della Ancilotto. Dalle mobili interpretazioni interattive di illustri opere d’arte greco-romana ai lavori modulari del corpus Ab Ovo ispirato all’antico gioco del Tangram. L’infinita varietà di lettura del reale è da sempre la cifra stilistica che da sempre caratterizza il lavoro della Ancilotto, peculiarità distintiva ben espressa da un simbolico “parlare d’altro” che invita a guardare oltre la situazione contingente.

Affianca la mostra un’eposizione di vini pregiati

Ad affiancare l’artista con le proprie eccellenze è l’azienda toscana Michele Ventura Vino. Le cui creazioni sono il frutto di una sapiente combinazione di uvaggi differenti. Lavorati in purezza e quindi assemblati nel rispetto delle più scrupolose tecniche enologiche. Il fil rouge che lega la produzione del Ventura e l’arte della Ancilotto è la molteplicità nell’unità, il retaggio tradizionale “classico” che porta a esiti sorprendenti. Nel corso dell’evento viene proposta un’edizione speciale di pregiate bottiglie in formato Magnum prodotte in esclusiva tiratura limitata. E recanti sulle etichette, firmate dall’artista, celebri opere figurative della Ancilotto. La vendita della special edition viene devoluta al Comitato Area Metropolitana Roma Capitale di Croce Rossa Italiana.

Una “allegoria della vista, del tatto, del gusto e dell’olfatto

Con sguardo ironico sempre, Camilla Ancilotto mette in scena il proprio universo immaginifico dalle infinite soluzioni formali e iconografiche. Sotto la splendida volta dipinta della Galleria Rucellai di Palazzo Ruspoli, l’avvenimento espositivo celebra il patrimonio culturale italiano nella sua totalità. Appellandosi con gioia all’interazione multisensoriale dei fruitori. Una “allegoria della vista, del tatto, del gusto e dell’olfatto” – sottolinea l’artista – che vuole essere un inno alla vita e al mondo, diverso, che verrà. Un’auspicata “rinascenza” che passa attraverso il gioco, l’arte e l’esaltazione della propria individualità.