Roma, camion di frutta si ribalta sul GRA al km 10+200 corsia esterna: traffico deviato

Roma, camion di frutta

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Erano da poco passate le 15.30 quando un camion carico di frutta e ortaggi si è ribaltato e ha preso fuoco sul Grande Raccordo Anulare di Roma, all’altezza del chilometro 10+200, corsia esterna. Un boato, poi colonne di fumo visibili a chilometri di distanza hanno paralizzato uno dei tratti più trafficati della capitale. Sul posto sono intervenute tempestivamente le squadre dei Vigili del Fuoco 9A di Prati e l’autobotte AB6, impegnate per oltre un’ora nelle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza del mezzo.

Il conducente del tir, per fortuna, è rimasto illeso. Ma la paura è stata tanta. In pochi minuti la carreggiata si è trasformata in un tappeto di cassette di frutta carbonizzate e lamiera contorta.

Caos sul GRA di Roma: camion di verdura si ribalta in strada

Il traffico è andato immediatamente in tilt. Le auto incolonnate per chilometri hanno dovuto procedere a passo d’uomo, con la Polizia Stradale impegnata a deviare la circolazione su un’unica corsia per consentire ai soccorsi di operare in sicurezza. Scene di ordinario caos romano: clacson, nervosismo e automobilisti costretti a spegnere i motori sotto il sole pomeridiano.

Molti hanno assistito increduli alla scena del camion avvolto dalle fiamme. «Sembrava un’esplosione – racconta un testimone – poi abbiamo visto uscire il conducente e ci siamo tirati un sospiro di sollievo». Nessuna conseguenza grave, ma il rischio che il fuoco si propagasse ad altri veicoli è stato reale.

Roma, una città sempre al limite, anche sul GRA

L’incidente, l’ennesimo su quel tratto del GRA, riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale della capitale. Il Grande Raccordo Anulare, arteria vitale ma fragile, si conferma un punto nevralgico spesso al collasso. Ogni settimana si contano decine di incidenti, spesso causati da distrazione, velocità e mezzi pesanti non sempre in condizioni ottimali.

Le immagini del camion in fiamme sono diventate in pochi minuti virali sui social, simbolo di una città che fatica a gestire i propri flussi di traffico. Roma, ancora una volta, si è trovata ostaggio di sé stessa: un incidente isolato ha paralizzato per ore la mobilità di migliaia di cittadini.

I soccorsi e la bonifica

Le operazioni dei Vigili del Fuoco sono state complesse. Dopo aver spento l’incendio, gli uomini del 115 hanno dovuto rimuovere il carico di frutta carbonizzata, mettere in sicurezza il mezzo e bonificare l’asfalto impregnato di carburante e residui combusti. Solo dopo oltre due ore il tratto è stato parzialmente riaperto, mentre una lunga coda continuava a scorrere lentamente verso la tangenziale.

Sul posto anche i tecnici Anas per la pulizia della carreggiata e la verifica del manto stradale, gravemente danneggiato dalle fiamme. Un lavoro silenzioso ma indispensabile per restituire al traffico una delle principali arterie della capitale.

Un problema strutturale

L’episodio di oggi non è un caso isolato. Ogni anno sul GRA si registrano centinaia di incidenti che coinvolgono mezzi pesanti. La manutenzione, spesso rinviata, e la scarsa vigilanza sui carichi e sulle condizioni dei veicoli contribuiscono a trasformare ogni guasto o errore in potenziale emergenza.

Roma vive di contraddizioni: capitale europea con infrastrutture da paese in affanno, dove basta un camion ribaltato per bloccare interi quartieri. L’incendio di oggi è solo l’ultima fotografia di un sistema che arranca tra burocrazia, lentezze e carenze strutturali.

La normalità del disservizio

Quando, nel tardo pomeriggio, la carreggiata è stata finalmente liberata, il bilancio era chiaro: nessun ferito, ma ore di paralisi e centinaia di automobilisti intrappolati nel traffico. Un piccolo incidente diventato grande emergenza.

Roma continua così a convivere con la sua cronica vulnerabilità. Ogni imprevisto si trasforma in una prova di resistenza collettiva, ogni giornata qualunque può diventare un inferno d’asfalto. E mentre le istituzioni annunciano nuovi piani per la sicurezza stradale, il GRA resta un simbolo di precarietà quotidiana. Oggi è toccato a un camion di frutta. Domani, chissà.