Roma, camper di Rom a Cinecittà Est: residenti denunciano degrado e assenza di controlli

A Largo Taviani, nel quartiere Cinecittà Est di Roma, è scoppiata la protesta. Da mesi, un gruppo di camper abitati da famiglie rom ha occupato il parcheggio pubblico della zona. I residenti raccontano di una situazione ormai fuori controllo: rumori fino a tarda notte, bambini che giocano tra le auto, immondizia abbandonata ovunque, pannolini sporchi gettati a terra e danni a veicoli parcheggiati.
Il disagio è quotidiano e il clima è diventato pesante. In molti hanno segnalato più volte la questione alle autorità, ma senza ottenere risposte. “Abbiamo chiamato, scritto, denunciato. Nessuno ci ascolta”, spiegano i cittadini esasperati. “Questo parcheggio era ordinato, ora è diventato una discarica”.

Rumori, sporcizia e bambini che giocano fino a notte fonda
Il video realizzato da Ivan Grieco, in collaborazione con la pagina Welcome to Favelas, mostra con chiarezza cosa succede ogni giorno: vestiti e rifiuti per terra, un cestello pieno di oggetti abbandonati, buste dell’immondizia rotte e urla fino a tarda sera.
“Fino a poco tempo fa qui era tutto tranquillo. Ora è impossibile dormire, vivere, parcheggiare”, dice una donna residente nella zona.
Tra le principali criticità segnalate: schiamazzi notturni, uso improprio dello spazio pubblico e totale assenza di controlli da parte del Comune di Roma.
L’appello dei cittadini
Al centro della protesta non ci sono solo i problemi legati all’ordine pubblico. I residenti si dicono preoccupati anche per le condizioni dei bambini che vivono nei camper. “Non è giusto che crescano così, nel disordine, nell’abbandono. Dovrebbero essere a scuola, non in mezzo ai rifiuti”, spiegano.
C’è chi chiede decoro, chi invoca sicurezza, chi semplicemente vuole poter tornare a vivere il proprio quartiere con serenità. E poi ci sono famiglie, spesso con bambini, che vivono ai margini, in condizioni che nessuno dovrebbe mai accettare come “normali”. Non si tratta solo di sgomberare o spostare il problema altrove, ma di affrontarlo con serietà, rispetto e visione. Perché non può esserci integrazione senza regole, ma neanche giustizia senza dignità. Cinecittà Est merita risposte. Tutti, nessuno escluso.