Roma Capitale, per i 150 anni celebrazioni e un francobollo. Ma soldi zero

Per celebrare degnamente i 150 anni di Roma Capitale della Repubblica sono arrivate anche le parole del Presidente Sergio Mattarella. “Roma può dare tanto allo sviluppo del Paese. Con questa consapevolezza la comunità nazionale deve assicurare il sostegno necessario affinché le funzioni della Capitale siano svolte al meglio e creino così vantaggi per l’intero sistema”. Uno stimolo importante senza dubbio. Contenuto in un messaggio letto dalla sindaca Raggi in occasione di un evento svoltosi nella sala dell’Esedra del Marc’Aurelio ai Musei capitolini. Ma purtroppo a livello di impegno concreto della compagine di governo (almeno fino ad oggi, viste le novità politiche nazionali) si è visto poco o nulla. Non sono arrivati gli 1,2 miliardi richiesti per potenziare il trasporto pubblico, prolungare le metropolitane e mettere mano al decoro della città. E anche nella bozza del Recovery plan i cordoni della borsa per Roma sono chiusi. Tranne pochi ‘spiccioli’ per il giubileo del 2025 e per gli europei di atletica leggera.

Un problema indubbiamente, che non può essere risolto solo con la stampa del nuovo francobollo celebrativo. Una bella iniziativa, che però lascerà i cittadini romani alle prese con i soliti problemi di sempre. A cominciare dal traffico, per finire con l’inquinamento e la pulizia delle strade e dei parchi. Per una Capitale che non a caso nell’indice della qualità della vita è al terz’ultimo posto in Italia.

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Roma Capitale compie 150 anni, ma slitta la commissione per discutere di risorse e poteri

Non solo non ci sono risorse aggiuntive per Roma Capitale. Ma anche la commissione Affari costituzionali che doveva tenersi ieri 3 febbraio è slittata. A chiarire il perché il senatore azzurro Maurizio Gasparri, che al proposito è stato lapidario. Si sarebbe trasformata in un’inutile passerella per la sindaca, ha chiosato il commissario romano del partito di Silvio Berlusconi. Cosa anche possibile, visto il cambio di governo in corso. Il bilancio di previsione già approvato, e la bozza del Recovery plan blindata. Almeno fino ad ora. Adesso però qualcosa potrebbe cambiare, speriamo in meglio anche per Roma. E così dopo il niente di fatto di ieri, sono stati proprio i deputati di Fratelli d’Italia a chiedere una nuova convocazione del tavolo. Vedremo se sarà la volta buona, e se oltre a celebrare i fasti passati, la nostra amata Capitale potrà anche ritagliarsi un futuro degno del nome che porta e che la rende famosa in tutto il mondo.

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