Roma, cartelli turistici brutti e piazzati male: “Costosi e sbagliati: uno schiaffo alla città”

“Sindaco Roberto Gualtieri, ma questi cartelli di dubbio gusto che dovevano contenere le indicazioni per i turisti, rimangono così, senza indicazioni? Li stai smontando perché hai preso coscienza di aver fatto una scelta estetica pessima? A Piazza del Gesù, anche questo cartello è piazzato in mezzo ed è vuoto, senza indicazioni. Ce ne sono decine a Roma, di questi cartelli posizionati male, ma adesso anche senza la segnaletica”.
A parlare è Daniele Giannini, dirigente regionale Lega e già Presidente del Municipio Aurelio-Boccea. L’esponente leghista già a maggio aveva segnalato la “bruttezza” di questi cartelli, di un colore del tutto inadatto all’architettura della città. Giannini aveva iniziato con il cartello posizionato davanti alla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, a piazza Navona, che conteneva oltretutto informazioni sbagliate.

Paline… in mezzo ai piedi
E, dopo il video mostrato sui social, che in poco tempo era diventato virale e aveva suscitato l’ilarità di molti, la palina era stata rimossa. Ma, nel frattempo, molti altri cartelli sono stati posizionati in tanti altri posti – spesso strategici – della città.
“Contrariamente ai quelli messi, per esempio, dai religiosi, o a quelli che già esistevano – tutti posizionati accanto ai muri per non dare fastidio, per non impedire quelle che erano le prospettive di fontane, di piazze, di chiese, i nuovi cartelli sono stati piantati ‘in mezzo’, senza una logica”, spiega Daniele Giannini.
Che non apprezza neanche il colore, in aperto contrasto con quello di monumenti e cattedrali. “Questo colore rosso acceso non si abbina proprio a nulla di quella che è l’architettura della città e con i colori del centro storico. Inoltre in molti cartelli non c’è indicazione o segnaletica né davanti, né tanto meno dietro”.
Il confronto con i cartelli messi dalla Curia è impietoso. “Quella è l’indicazione della chiesa, messa dai religiosi: è un cartello grigio che riprende il grigio dei sanpietrini e del corrimano, con un’indicazione sobria verso il muro. Così si fanno le indicazioni”.
Attenzione alle teste
E se, nel lontanissimo 1991 Jo Squillo e Sabrina Salerno dicevano “Attento che cadi…” nella loro “Siamo donne”, il leitmotiv che potrebbe ricorrere guardando i cartelli della giunta Gualtieri è invece: “Attento che sbatti”.
“In via del Corso – tuona Giannini – nei pressi di una fermata dei bus molto frequentata, dove si fermano tantissimi turisti, le persone sono costrette spesso a fare una gincana, un ‘dribbling’, intorno a questo brutto e inutile cartello. Io vorrei capire chi è quel genio, o quei geni, che hanno pensato di poter posizionare questo cartello di segnaletica qua in mezzo, in mezzo a un marciapiede, in mezzo a una fermata su via del Corso. È posizionato in modo che una parte sia proprio all’altezza della testa dei bambini e non solo, quindi rappresenta pure un pericolo. molta gente è costretta a dire ai propri figli di scansarsi, perché parte del cartello è pericolosa per chi ci passa vicino. Quindi mi chiedo: qual è oggi l’utilità di questo e degli altri cartelli? C’era forse bisogno di un altro appalto? Questa a Roma si chiama pecionata…”.