Roma, caso Lisa Federico: assolti i medici dopo il trapianto al Bambino Gesù

Il Gup di Roma ha assolto con formula piena – “perché il fatto non sussiste” – i due medici coinvolti nella vicenda di Lisa Federico, la ragazza di 17 anni morta nel 2020 in seguito a un trapianto di midollo osseo all’ospedale Bambino Gesù. Una sentenza che pone fine a un’inchiesta durata anni e che aveva suscitato profonda emozione e ampia risonanza mediatica.
La ricostruzione della difesa: “Nessuna responsabilità medica”
Secondo quanto emerso in aula, la difesa — composta dagli avvocati Gaetano Scalise, Licia D’Amico e dal professor Paolo Veneziani — ha fornito una ricostruzione tecnica e scientifica che ha escluso ogni responsabilità da parte dei due imputati. “Siamo profondamente soddisfatti per una decisione che riconosce l’infondatezza delle accuse e l’assoluta correttezza dell’operato dei professionisti coinvolti”, ha dichiarato l’avvocato Scalise. Il giudice ha accolto la tesi difensiva, rinviando al deposito delle motivazioni, previsto entro 90 giorni.

Archiviato anche Franco Locatelli
La sentenza di assoluzione arriva dopo l’archiviazione di Franco Locatelli, inizialmente iscritto nel registro degli indagati ma successivamente scagionato da ogni accusa. Una decisione che rafforza la posizione della difesa sull’assenza di responsabilità medica nella tragedia.
Un caso mediatico discusso
Il legale ha anche sottolineato come, durante le indagini, alcuni organi di stampa abbiano offerto una narrazione parziale della vicenda:“Dispiace constatare che la vicenda sia stata rappresentata in modo distorto, ignorando sistematicamente la posizione della difesa. Oggi, finalmente, i fatti sono tornati a parlare,” ha concluso Scalise