Roma, Centocelle e Villa Gordiani nel caos: ambulanza vandalizzata, la seconda in pochi giorni
Un’altra ambulanza vandalizzata a Roma, la seconda in meno di tre settimane. Vetri distrutti, zaini rubati e operatori del 118 esasperati. Dopo Centocelle, ora tocca a Villa Gordiani, dove la scorsa notte i ladri hanno colpito mentre i sanitari erano impegnati a salvare una vita.
Mentre l’equipaggio del 118 soccorreva un paziente in un’abitazione, qualcuno ha spaccato il finestrino del mezzo e rubato tutti gli effetti personali dei soccorritori. Documenti, chiavi di casa, chiavi delle auto, zaini con oggetti di valore. Tutto sparito in pochi minuti.
Le immagini del furto e lo sfogo dei sanitari sono state pubblicate su Instagram dalla pagina @WelcomeToFavelas, diventando virali.
Sanitari esasperati
“Mentre i miei colleghi stavano soccorrendo un paziente, hanno vandalizzato l’ambulanza per rubare tutti gli effetti personali dell’equipaggio in turno. È un fatto che sta succedendo un po’ troppo spesso. Troppe ambulanze vengono prese di mira mentre si sta LAVORANDO per salvare una vita che potrebbe essere di chiunque. Meritiamo più sicurezza e più attenzione.”
Un post che parla da solo. Nessuna frase studiata, solo la rabbia di chi lavora di notte, tra le urla e le sirene, e torna al mezzo per scoprire di essere stato derubato.
Le foto pubblicate dalla pagina mostrano i vetri frantumati dell’ambulanza, il sedile pieno di schegge, e una giacca rossa da soccorritore lasciata tra i resti. Una scena assurda, che a Roma ormai non fa più notizia, ma continua a ferire chi lavora sul campo.
Il precedente di Centocelle: stessa dinamica, stessa indignazione
Appena due settimane prima, nella notte del 6 ottobre, un’altra ambulanza vandalizzata a Roma, stavolta a Centocelle. Anche lì, i sanitari erano in un appartamento per soccorrere un paziente quando i ladri hanno mandato in frantumi un finestrino e portato via tutto. Gli zaini con chiavi, portafogli e documenti spariti in pochi minuti.
Anche quel caso era stato documentato su Instagram da @WelcomeToFavelas, con le stesse immagini di distruzione e commenti pieni di rabbia. Un vigile del fuoco, sotto al post, aveva scritto: “È capitato anche a noi. Rispetto zero per chi un giorno potrebbe salvarti la vita.”
La misura è colma. Gli operatori del 118 sono allo stremo. Nei commenti al post di Welcome to Favelas, tanti raccontano di episodi simili, avvenuti in altri quartieri della città. “Ci rubano, ci aggrediscono verbalmente e fisicamente. Siamo stanchi”, scrivono. Una frase che ormai riassume lo stato d’animo di chi ogni giorno salva vite e viene ripagato con calci, minacce e furti.
Due storie identiche che raccontano la stessa cosa: una Capitale allo sbando, dove chi salva vite non è più al sicuro nemmeno mentre lavora.