Roma, chiusi due centri massaggi thailandesi: nessuna tutela per lavoratori e clienti

Centro massaggi

L’aria rilassante delle sale massaggi nascondeva tutt’altro. Due centri benessere di ispirazione thailandese sono finiti sotto la lente dei Carabinieri di Roma, che hanno scoperto un mix pericoloso di violazioni alle norme sulla sicurezza e assenza di tutele per i lavoratori. Un blitz congiunto, condotto dalla Compagnia di Roma Piazza Dante, con il supporto del Gruppo Tutela Lavoro e della Polizia Locale, ha fatto emergere gravi mancanze gestionali, costate la chiusura immediata delle due attività.

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Nessun piano sicurezza, dipendenti senza garanzie

I militari hanno denunciato le due rappresentanti legali dei centri massaggi, in zona Esquilino: entrambe avrebbero omesso di redigere il documento di valutazione dei rischi, obbligatorio per legge. In uno dei casi mancava perfino la comunicazione di inizio attività, mentre nell’altro non era stato nominato alcun responsabile tecnico.

Le verifiche hanno accertato che le strutture erano prive dei requisiti minimi in tema di salute e sicurezza sul lavoro, lasciando i dipendenti senza la minima tutela. Non solo irregolarità formali, quindi, ma vere e proprie negligenze sistemiche che mettevano a rischio sia chi lavorava, sia i clienti.

Le due attività sono state sospese sul posto, mentre sono scattate sanzioni amministrative e denunce penali a carico delle titolari. L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel controllare a tappeto un settore dove non è raro trovare situazioni borderline o completamente fuori legge.