Roma, ciclabile di via panama, i residenti: “Presi in giro dal Campidoglio, pista ridotta di soli 40 centimetri”
Roma, ruspe e martelli pneumatici di nuovo in azione su via Panama, nel cuore dei Parioli. I lavori, avviati ieri mattina, hanno demolito parte del marciapiede della nuova ciclovia realizzata poche settimane fa con fondi del Pnrr. La corsa contro il tempo per rientrare nelle scadenze europee — fissate per il 2026 — si intreccia ora con le polemiche dei residenti, che denunciano uno spreco di risorse pubbliche e l’ennesimo intervento «mal progettato». La spesa complessiva stimata per l’intervento, secondo i dati di Roma Servizi per la Mobilità, si aggira sui 900 mila euro, con un cronoprogramma che prevedeva la fine lavori entro fine novembre. Ma il cantiere, dopo la parziale demolizione di ieri, rischia di prolungarsi per altre due o tre settimane, con inevitabili disagi alla circolazione.
La ciclovia “contestata”: corsie ridotte e parcheggi cancellati
La cilabile di via Panama, pensata come collegamento “verde” tra Villa Ada e Villa Borghese, nasceva con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile. In pratica, però, ha tagliato una corsia di marcia e cancellato decine di parcheggi, creando un imbuto nel traffico locale. Da agosto, l’intervento ha trasformato la strada in un cantiere permanente, con carreggiate ridotte e marciapiedi rialzati che, secondo i residenti, non rispettano le distanze minime previste dal Codice della strada.
«Non siamo contro le ciclabili — spiegano dal comitato Sos via Panama — ma contro i progetti fatti male, senza sicurezza né logica. Qui la pista è stretta, le auto si accodano e i pedoni non sanno più dove camminare». La protesta è montata settimana dopo settimana, culminando in flash mob, raccolte firme e persino un esposto in procura per presunti vizi progettuali.
I lavori “al contrario”: si demolisce ciò che è appena stato costruito
Ieri, all’alba, i residenti hanno visto arrivare le ruspe che hanno iniziato a spaccare lo spartitraffico e parte del nuovo marciapiede, spostandolo verso l’interno di circa 40 centimetri. Una manovra che ha colto tutti di sorpresa e riacceso la polemica. «È assurdo — scrive il comitato su Facebook —: dopo due mesi di lavori e milioni di euro spesi, ora si demolisce tutto. Significa che si sono accorti di non essere in regola con il Codice della strada?».
Secondo quanto trapela dagli uffici tecnici, la correzione servirebbe ad adeguare la sezione stradale alle norme sulle larghezze minime e sulla visibilità agli incroci. Ma per i cittadini si tratta solo di una toppa: «Ridurre di qualche centimetro non cambia nulla — dicono —, resta una pista pericolosa, inutile e fatta male».
La rabbia dei residenti: «Un cantiere infinito e soldi buttati»
Il sentimento dominante, oggi, è la sfiducia. Per molti residenti, la demolizione del marciapiede non rappresenta un miglioramento ma «l’ennesima prova di un progetto sbagliato dall’inizio». Le modifiche promesse non sembrano infatti aver toccato i nodi principali: la pendenza della sede ciclabile, la promiscuità con i pedoni e la perdita di posti auto.
«Hanno speso quasi un milione di euro per rifare una ciclabile che già esisteva — denunciano —, peggiorando la sicurezza e la viabilità. Ora si spacca tutto, si rifà e si pagherà ancora. Ma chi risponde di questo spreco?».
La protesta, assicurano i comitati, non si fermerà: nei prossimi giorni è previsto un nuovo presidio davanti ai cantieri, con richiesta formale di sospendere i lavori e di pubblicare i dati aggiornati su costi e varianti approvate.
Il futuro incerto della ciclabile e la questione Pnrr
L’intervento di via Panama rientra nel piano di ciclovie urbane finanziate con fondi Pnrr, insieme ad altri tratti nei quartieri Nomentano, Prati e Monteverde. Ma la corsa a completare i progetti entro i tempi imposti da Bruxelles rischia di sacrificare la qualità e la sicurezza.
«Qui non si tratta di essere contro le bici — ribadisce il comitato — ma contro il modo in cui si gestiscono i soldi pubblici. Ci hanno promesso un intervento moderno e sicuro: invece abbiamo un cantiere che blocca il traffico, mette a rischio i pedoni e costa sempre di più».
Intanto, il cantiere di via Panama resta aperto. Le ruspe continuano a lavorare, tra le proteste dei residenti e le domande ancora senza risposta: quanto costerà davvero la ciclovia dei Parioli, e quando sarà finita?
(FOTO dal gruppo Facebook SOS via Panama)