Roma, ciclabili senza criterio: esplode il malcontento all’Eur, la protesta di Forza Italia nel IX Municipio

A Roma Eur – in pieno IX Municipio – i cittadini sono esasperati: traffico raddoppiato, parcheggi cancellati, autobus intrappolati nel caos. Le nuove piste ciclabili volute dal Campidoglio hanno trasformato la mobilità in un incubo. E dal quartiere parte la rivolta, guidata dal gruppo romano di Forza Italia, che accusa l’amministrazione di aver imposto progetti calati dall’alto senza alcun confronto.
Oceano Pacifico, parcheggi spariti e quartiere nel caos
Il caso più eclatante è quello di via dell’Oceano Pacifico. Decine di posti auto cancellati, incroci congestionati, commercianti penalizzati. La corsia ciclabile ha ridotto gli spazi di manovra e complicato la vita quotidiana di chi vive e lavora nella zona. Nessuna consultazione, nessun ascolto: i residenti si sono ritrovati davanti a un tracciato disegnato a tavolino, che ha peggiorato traffico e vivibilità.

Via dell’Oceano Atlantico trasformata in imbuto
Non va meglio su via dell’Oceano Atlantico, dove la strada è stata strozzata, fondamentale per la mobilità del quadrante sud, ridotta a un imbuto dopo la comparsa della corsia ciclabile: da tre corsie si è passati a una sola, con ingorghi quotidiani, autobus bloccati e semafori ormai fuori fase.
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Di questa pista e dei suoi effetti negativi si era già scritto nei mesi scorsi, ma nulla è stato fatto: il Campidoglio ha tirato dritto, ignorando le proteste di residenti e pendolari. A farne le spese non sono i ciclisti – che restano pochi – ma migliaia di automobilisti costretti a code infinite.
Residenti in rivolta e squadra sul campo
In questi giorni si sono riuniti numerosi residenti della zona, esasperati da una situazione ormai divenuta insostenibile. Al loro fianco il gruppo di Forza Italia, presente con il Capogruppo in Assemblea Capitolina Rachele Mussolini, il Segretario Municipale Emanuele Belluzzo, il Vice Segretario Romano Pietrangelo Massaro, il Presidente della Commissione Periferie Davide Garofalo, insieme a Marco Paolelli e Marco Borriello. A sostegno anche il segretario romano Luisa Regimenti, che ha ribadito l’impegno del partito sul territorio.
Rachele Mussolini: “Progetti scellerati, cittadini vessati”
Durissima la posizione di Rachele Mussolini, Capogruppo Forza Italia in Assemblea Capitolina, che ha denunciato:
“La mobilità sostenibile è un indubbio valore aggiunto in città come Roma. Noi siamo e saremo sempre a favore di una realtà bike-friendly, a patto che ciò non vada a impattare in maniera eccessivamente negativa sulla vita dei romani. A tal proposito, le nuove piste ciclabili costruite dall’Amministrazione Gualtieri non rispondono ad alcuna logica razionale e sono il frutto di una visione unilaterale di una Giunta che rifiuta il confronto con i territori, le associazioni e i comitati.
A riprova di ciò, le numerose e legittime lamentele da noi raccolte in zona Eur, dove abbiamo ascoltato cittadini esasperati dai gravi e numerosi disagi causati dalle nuove ciclabili targate Gualtieri.
Il gruppo romano di Forza Italia non ha dubbi nello schierarsi dalla parte dei romani, letteralmente vessati da scellerate e incomprensibili decisioni di un’Amministrazione più incline a far danni che altro.
Assieme al segretario municipale Emanuele Belluzzo – che con il suo impegno sta dando un contributo concreto e prezioso –, al vice segretario romano Pietrangelo Massaro e al presidente della Commissione speciale periferie Davide Garofalo continueremo a vigilare su una situazione che sta diventando sempre più intollerabile.
Un ringraziamento particolare va al segretario romano Luisa Regimenti per il supporto costante, e a tutti gli amici e i militanti che, con la loro presenza, rendono più forte ogni nostra battaglia.”.

Un quartiere ostaggio di progetti ideologici
Nel IX Municipio la rabbia cresce: corsie ridotte, tempi di percorrenza raddoppiati, disagi per i soccorsi e fondi pubblici spesi senza criterio. Le ciclabili, pensate come simbolo di modernità, rischiano di diventare il marchio di un fallimento.
La domanda che rimbalza tra i cittadini è semplice: a chi servono davvero queste piste?
Piste ciclabili, il flop che paralizza Roma: 50 milioni per servire lo 0,03% dei cittadini
Seicentotrenta passaggi giornalieri. Questo è il dato che il Rapporto Mobilità 2025 di Roma Servizi per la Mobilità definisce con orgoglio come il “successo” delle piste ciclabili romane. Ma dietro la retorica istituzionale si nasconde una realtà grottesca: trecentoquindici ciclisti effettivi al giorno, contando andate e ritorni, sulle cinque piste più frequentate della Capitale. Non le peggiori, le migliori. Un passaggio ogni undici minuti, persino nelle ore di punta.
Numeri che diventano ancora più imbarazzanti se rapportati alla rete complessiva: 328 chilometri di piste ciclabili, 85 dei quali costruiti dal 2017 con un investimento certificato di almeno 30 milioni di euro. Sommando manutenzioni, PNRR, fondi giubilari e stanziamenti regionali, il conto supera i 50 milioni di euro. Per chi? Per lo 0,03% dei cittadini romani. Il costo stimato? 160.000 euro per ogni ciclista reale. Il prezzo di un appartamento, per finanziare una pedalata.