Roma, cocaina in monopattino: arrestati rider della droga tra Centocelle e Tufello

Nel quartiere Centocelle di Roma, la droga non si vende più solo agli angoli delle strade. Oggi, crack e cocaina viaggiano su due ruote, nascoste negli zaini di rider che si spostano su monopattini elettrici, biciclette, scooter sportivi e auto a noleggio. In una recente operazione della Polizia di Stato, sei di questi spacciatori “mobili” sono stati arrestati mentre effettuavano consegne rapide a domicilio.
Il meccanismo è semplice, ma efficace: i rider si muovono rapidamente, conoscono le strade, sfuggono ai controlli e distribuiscono cocaina e crack in piccole dosi o, in alcuni casi, in carichi più corposi. Durante l’intervento, sono stati sequestrati oltre 80 involucri da pochi grammi ciascuno, pronti per essere recapitati ai clienti abituali. Il modello è chiaramente ispirato alla delivery urbana: discreto, veloce, e sempre più difficile da intercettare.

Dal delivery alla mimetizzazione urbana
Non solo consegne su due ruote. Gli agenti del Commissariato Colombo e del III Distretto Fidene hanno fermato due spacciatori mentre cedevano una dose, scoprendo che il resto della droga era stato occultato in una aiuola pubblica, mimetizzato tra la vegetazione. Un nascondiglio semplice ma geniale, facilmente accessibile per scambi rapidi e invisibili.
Questo tipo di occultamento conferma come lo spaccio si stia sempre più adattando all’ambiente urbano, utilizzando gli spazi pubblici in modo strategico e invisibile. Un sistema criminale che conosce la città e la sfrutta in ogni sua piega.
Tor Bella Monaca: cocaina nel vano ascensore e arresti in flagranza
Il volto più tradizionale, ma non meno inquietante, dello spaccio a Roma arriva da Tor Bella Monaca, dove gli agenti del VI Distretto Casilino si sono calati nel vano ascensore di un condominio. Lì, nascosto in un punto difficilmente accessibile, hanno trovato un carico di quasi 1.000 dosi di cocaina, per un peso complessivo di mezzo chilo.
Il deposito era perfettamente organizzato: le dosi erano già pronte per la vendita, custodite lontano da occhi indiscreti. La sostanza è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Pochi metri più avanti, in via dell’Archeologia, gli stessi agenti – con l’aiuto delle Volanti – hanno sorpreso in flagranza tre diciannovenni. Uno di loro stava cedendo una dose a un cliente, mentre gli altri due aspettavano nuovi acquirenti in strada. I poliziotti hanno trovato 80 dosi di cocaina e circa 800 euro in contanti, ritenuti frutto dello spaccio.
Dai laboratori casalinghi alle serre indoor
Le indagini non si sono fermate alla distribuzione. Grazie a una segnalazione anonima tramite l’app YouPol, gli agenti del Commissariato Frascati hanno individuato un appartamento-serra alla periferia sud di Roma. Al suo interno era stata allestita una vera e propria coltivazione di marijuana indoor, con sistemi di ventilazione, incubatori e lampade UV per favorire la crescita delle piante.
Altri due laboratori artigianali sono stati scoperti in abitazioni alla Cinquina e al Tufello, utilizzati per la lavorazione e il confezionamento di cocaina e crack. Le cucine erano state trasformate in officine criminali, dotate di fornelli e materiali per il taglio e l’imballaggio delle dosi. Complessivamente, sono state rinvenute 200 dosi pronte per la vendita e 1.000 euro in contanti.
In totale, le operazioni condotte dagli agenti della Questura di Roma hanno portato all’arresto di 14 persone, tutte coinvolte in attività di spaccio distribuite in vari quartieri: da San Cesareo a piazza Sempione, passando per la Cecchignola e la già citata Tor Bella Monaca. Alcuni spacciatori operavano in maniera indipendente, altri all’interno di piccoli gruppi legati da dinamiche di vicinato e manovalanza locale.