Roma, Commercio senza una linea: in alto mare il progetto del mercato Val Melaina


Il Commercio non ha una guida. Non ha una linea. Non ha una delibera da mesi. Ha un assessore solo per mancanza di prove. Discorso analogo per il Patrimonio: se i due assessorati devono lavorare insieme il fallimento è una certezza. L’ultima prova è il caso del mercato di Val Melaina il cui progetto è in alto mare. La conclusione dell’iter di acquisizione dell’area del mercato di Val Melaina, nel Municipio Roma III, deve essere un obiettivo di questa consiliatura. Il terreno è infatti di proprietà dell’Inps e il Comune non ha titolo per intervenire sullo spazio mercatale né può stanziare fondi per la sua riqualificazione. Così Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.

I consiglieri all’attacco

“La vicenda va avanti da quasi trent’anni e ha nel tempo penalizzato pesantemente non solo gli operatori, che scontano in particolare l’assenza di manutenzione e la mancanza di servizi, ma anche i tanti cittadini che frequentano quei banchi e fanno i conti con il progressivo degrado degli spazi. È inaccettabile che il mercato sia ancora in queste condizioni. Bisogna con urgenza metterlo in sicurezza e riqualificarlo, sistemare l’area delle soste a rotazione e le zone dedicate a parcheggio e raccolta rifiuti”, aggiungono.

In attesa di Zevi

“Non dubitiamo della buona volontà dell’Assessore Zevi, ma non condividiamo l’ottimismo espresso oggi, nel corso della Commissione congiunta Commercio-Urbanistica-Patrimonio, sull’imminente conclusione della vicenda perché sono anni che questa storia si trascina e dubitiamo che si possa risolvere in poche settimane. La priorità è quella di definire con precisione la tipologia e i tempi della procedura amministrativa da seguire, su cui gli uffici sono in disaccordo, e i costi che l’Amministrazione deve sostenere per l’acquisizione del terreno, rispetto ai quali pesa l’incertezza dell’esito del confronto con l’Inps e la mancanza delle stime dell’Agenzia delle Entrate, non ancora pervenute. Altro che traguardo all’orizzonte”, concludono.