Roma-Como 1-0, decide Wesley: Gasperini manda ko Fabregas e ora l’Inter è solo a +3
La Roma si rimette in carreggiata e lo fa nel modo più convincente possibile: batte il Como di Fabregas, cancella due sconfitte di fila e riaccende una corsa che, fino a una settimana fa, sembrava essersi complicata. La squadra di Gasperini domina, tiene il campo, impone il ritmo e ridimensiona le ambizioni del Como. Davanti l’Inter resta a +3, dietro la Juventus scivola a -4. La Roma, adesso, può permettersi di sognare.
Roma padrona del campo, Como in apnea
Lo spareggio europeo prende subito una direzione chiara. La Roma fa la partita, alza il baricentro e costringe il Como a vivere di ripartenze. I giallorossi muovono palla con pazienza, pressano alti e soffocano ogni tentativo di costruzione dal basso degli ospiti. Il Como regge finché può, ma fatica a respirare quando Cristante e compagni aumentano i giri del motore. La prima vera chance arriva presto: al 16’ Smolcic salva sulla linea un colpo di testa ravvicinato di Mancini, innescato da Hermoso. È il segnale che la Roma c’è. Il Como risponde solo a sprazzi e il primo squillo degno di nota arriva nel recupero del primo tempo, quando Svilar esce con tempismo su Douvikas, entrato per l’infortunato Diao. Troppo poco per impensierire davvero l’Olimpico.
La Roma spinge, insiste, ma manca ancora l’ultima giocata. Wesley spreca una chance clamorosa al 25’, calciando alto a porta spalancata dopo una grande invenzione di Soulé. Il primo tiro nello specchio arriva solo al 42’ con Ferguson, centrale su Butez. Nel mezzo anche qualche protesta per un contatto sospetto in area su Ndicka, ma per Feliciani è tutto regolare.
Wesley decisivo, Fabregas costretto ad arrendersi
La ripresa si apre con l’Olimpico che esplode… e subito si ferma. Cristante segna, ma il fuorigioco di Pellegrini è netto e spegne l’urlo del pubblico. Poco dopo è il Como a illudersi: Baturina trova lo spazio giusto, ma Svilar vola e salva tutto, complice una deviazione di Ndicka. Il match si fa più equilibrato, il Como cresce grazie a Douvikas, aumentano i duelli e fioccano i cartellini. Anche Fabregas perde la calma e si prende il giallo per proteste. Ma proprio nel momento migliore degli ospiti arriva la stoccata che decide la partita.
Minuto decisivo: Rensch crossa, Soulé rifinisce, Wesley arriva puntuale e con un diagonale preciso beffa Butez. Gol pesante, gol che vale molto più di tre punti. È il terzo centro italiano del brasiliano e il sigillo su una gara che la Roma stava conducendo da tempo.
Fabregas prova a cambiare spartito inserendo Jesus Rodriguez e Posch, ma la Roma non si scompone. Quando passa in vantaggio, questa squadra sa come gestire. L’unico vero brivido arriva all’82’, con Ndicka che in scivolata chiude all’ultimo su Kuhn. Nel finale è ancora la Roma a sfiorare il raddoppio con Bailey, mentre il Como resta a guardare. La notte dell’Olimpico dice che la Roma è viva, solida, credibile. Gasperini vince il duello con Fabregas, la classifica sorride e l’orizzonte torna ad allargarsi. Adesso sì, sognare non è più vietato.