Roma, “concorsopoli” nella Polizia di Stato, indagato il segretario del Siulp: buoni, viaggi e certificati ritoccati

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La burocrazia può essere lenta, la corruzione no. A pochi giorni dalla fine dell’anno, il segretario generale del Siulp, il principale sindacato della polizia, è finito nel mirino della Procura di Roma con accuse gravissime che attraversano corruzionefalso e favoreggiamenti nel concorso per entrare nella Polizia di Stato. L’indagine cerca di fare luce sui presunti favori fatti dal segretario ai partecipanti al concorso del 2020. Si analizzano certificati sanitari “aggiustati”, buoni di lusso e vacanze in Costa Brava.

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L’inchiesta e le accuse: dal concorso alla corruzione

L’inchiesta, coordinata dalla Procura capitolina con la collaborazione della Polizia stessa e della Guardia di Finanza, riguarda favori concessi ad aspiranti agenti nel concorso del 2020. Come riporta Il Fatto Quotidiano, nel registro degli indagati c’è il segretario generale del Siulp, sindacato che conta circa 26mila iscritti tra gli agenti. Secondo gli inquirenti, il segretario, ora in pensione, insieme ad altre persone, avrebbe agevolato alcuni candidati nelle prove di ammissione, con il sostegno di dirigenti medici compiacenti, tra i quali spicca il nome della moglie del segretario, primo dirigente medico della Polizia di Stato

Le conversazioni intercettate dagli investigatori raccontano di interventi orchestrati per “rettificare” certificati medici, in modo da far risultare idonei alla selezione candidati che altrimenti non avrebbero superato le prove fisiche. In uno dei casi emersi, si parla di un aspirante poliziotto con problemi di forza nelle braccia, che sarebbe stato “rinviato” e dichiarato idoneo dopo interventi frazionati tra sindacato e medici.

Buoni di lusso e vacanze: i favoreggiamenti nell’inchiesta

Nel quadro investigativo spuntano episodi che arricchiscono ulteriormente la narrazione di un sistema che punta sulla relazione personale più che sulla meritocrazia. In una delle intercettazioni, si parla di un candidato salvato grazie a buoni da 2.000 euro da spendere nella gioielleria Bulgari, un regalo che però sarebbe stato rifiutato, ma che resta comunque elemento dell’indagine. Un altro episodio riguarda un imprenditore vicino alla coppia: a fronte dell’acquisto di una camera iperbarica per studi medici, l’imprenditore avrebbe offerto una vacanza sulla Costa Brava in Spagna. Sull’episodio, però, il giudice ha sollevato obiezioni tecniche, sottolineando che le fatture esibite includevano anche cene con il fornitore, apparentemente giustificate da un’amicizia.

Le intercettazioni raccolte dagli inquirenti rivelano anche dialoghi che svelano un reticolo di relazioni tra aspiranti agenti, sindacato e dirigenti medici: «Dorso curvo è il minore dei problemi», scrive la dirigente medico in un messaggio su WhatsApp, segno della tendenza a minimizzare i limiti fisici di un candidato per renderlo idoneo.

Misure cautelari e sospensioni

Dopo le indagini, i pm hanno chiesto misure cautelari per il segretario del Siulp e altri soggetti coinvolti. L’uomo ha respinto ogni accusa. La moglie si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il Gip ha disposto la sospensione dall’attività per la donna e per due dirigenti del Siulp. Per il segretario, che è già in pensione, è stato disposto il divieto di dimora nel Municipio I di Roma, dove ha sede la segreteria generale del sindacato.