Roma, consegne “stupefacenti”: finto rider con droga e armi aggredisce la Polizia

Roma, finto rider con droga e armi

“Sono arrivato per la consegna, apri il portone che salgo!” È iniziata così la chiamata che ha tradito un 33enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, che si fingeva rider per vendere droga. A intercettare la conversazione, lo scorso weekend, è stato un poliziotto in borghese del XV Distretto Ponte Milvio, impegnato nei controlli per la partita Lazio-Napoli.

L’agente, insospettito, ha deciso di seguirlo fino a un palazzo in Largo Diaz, dove l’uomo stava per effettuare l’ennesima “consegna” a domicilio.

Scoperto con la droga, finto rider aggredisce la Polizia

Appena il portone si è aperto, il finto rider è entrato nell’edificio. L’agente lo ha seguito, scegliendo di prendere le scale mentre lui saliva in ascensore. Al secondo piano, c’era già un condomino sulla soglia di casa, con delle banconote in mano, pronto a ritirare il pacco.

Quando si è accorto che davanti a lui c’era un estraneo e non il solito fornitore, ha tentato di rientrare in casa. Ma proprio in quell’istante, il corriere della droga è arrivato e si è trovato di fronte il poliziotto, che ha mostrato il distintivo.

La reazione del 33enne è stata immediata: ha sferrato una gomitata al volto dell’agente e ha tentato di scappare per le scale, gettando via l’involucro che trasportava. La fuga, però, è durata poco. Dopo una breve ma violenta resistenza, gli altri poliziotti intervenuti sono riusciti a bloccarlo.

Droga, armi e materiale esplosivo in casa

L’uomo è stato identificato e perquisito. Oltre alla droga che aveva addosso, la polizia ha perquisito la sua abitazione, trovando un vero e proprio arsenale. In casa nascondeva 30 grammi di hashish e cocaina, una boccetta di THC liquido, sei tirapugni in metallo, uno sfollagente telescopico in acciaio, quattro artifizi pirotecnici artigianali e persino un giubbotto antiproiettile.

L’enorme quantità di droga, il materiale sequestrato e la violenza con cui ha reagito hanno portato il giudice a convalidare l’arresto. Il 33enne si trova ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e dovrà rispondere di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Per lui è scattata anche una denuncia per detenzione di materiale esplodente.