Roma, contatta anziana al telefono e si fa consegnare 50mila € tre contanti, oro e gioielli: arrestato 32enne

Carabinieri in azione a Roma

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Roma, un’operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di un 32enne originario di Napoli, accusato di aver estorto denaro e preziosi a un’anziana di 83 anni. L’uomo, intercettato nel quartiere Pianura del capoluogo campano, si trova ora ai domiciliari su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Roma. L’accusa è pesante: estorsione aggravata in danno di persona vulnerabile.

L’inganno al telefono

La vicenda ha inizio il 15 maggio scorso, quando la vittima riceve una serie di telefonate che daranno avvio a un incubo. La prima voce, camuffata, si presenta come quella della figlia: racconta di dover sostenere un concorso pubblico e di avere urgente bisogno di schede elettroniche dal valore di 4.500 euro. L’anziana, preoccupata per le sorti del familiare, cade nella trappola.

Una catena di falsi interlocutori

Subito dopo, entrano in scena altri complici: un presunto impiegato delle poste e un falso direttore di ufficio postale. Entrambi ribadiscono l’urgenza e alimentano la paura, paventando addirittura rischi penali per la figlia in caso di mancato pagamento. Le pressioni psicologiche si trasformano in un vero e proprio ricatto morale. A quel punto, la donna accetta di consegnare quanto possiede.

La consegna a domicilio

Seguendo le indicazioni dei falsi interlocutori, l’anziana raccoglie denaro contante, gioielli e oggetti d’oro custoditi in casa. A ritirare il bottino – del valore complessivo stimato in circa 50mila euro – si presenta proprio il 32enne ora arrestato. Il colpo si consuma in pochi minuti, lasciando la vittima in stato di shock.

Le indagini e l’arresto

Determinante è stata la denuncia immediata della donna. Gli investigatori hanno incrociato dati telefonici, tracciati telematici e immagini delle telecamere di sorveglianza, ricostruendo i movimenti dell’uomo. Un lavoro meticoloso, coordinato dalla Procura di Roma, che ha consentito di inchiodare l’indiziato. Secondo gli inquirenti, il 32enne avrebbe avuto il ruolo di esecutore materiale, incaricato di raccogliere il denaro dopo la pressione esercitata dai complici telefonisti.

La difesa e la presunzione di innocenza

Come previsto dalla legge, l’uomo deve essere considerato innocente fino a una eventuale sentenza definitiva. Le indagini sono ancora in corso e serviranno ad accertare eventuali altre responsabilità e possibili collegamenti con bande specializzate in truffe agli anziani.

Un fenomeno in crescita

Il caso mette in luce un allarme sempre più diffuso: le truffe telefoniche ai danni degli anziani. I criminali sfruttano paura, fragilità e senso di protezione familiare per convincere le vittime a consegnare ingenti somme. Una tecnica collaudata che, negli ultimi anni, ha colpito centinaia di famiglie in tutta Italia.

La risposta delle istituzioni

I Carabinieri rilanciano l’invito a informarsi sulle strategie di prevenzione disponibili sul sito istituzionale dell’Arma. Allo stesso tempo, il Comando Provinciale di Roma ha intensificato incontri formativi e informativi rivolti a cittadini e famiglie, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza e ridurre il rischio di raggiri.

Proteggere i più fragili

Il messaggio è chiaro: nessuno è immune da simili trappole, ma le persone anziane restano il bersaglio più vulnerabile. Solo la diffusione capillare di consigli pratici, insieme a un’attenta rete di protezione familiare, può arginare un fenomeno che continua a crescere. L’arresto del 32enne rappresenta una vittoria investigativa, ma anche un campanello d’allarme: la sicurezza passa dall’informazione e dalla prevenzione.