Roma, controlli a La Storta, Prima Porta e Casalotti: droga, armi e bar irregolari

Una katana, sei coltelli, una pistola a piombini, un tirapugni e due mazze da baseball. Non è il bottino di un film d’azione, ma quanto hanno trovato i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia durante i controlli messi in campo nei quartieri di La Storta, Prima Porta, Casalotti e Formello. Obiettivo: colpire mala movida, droga, degrado urbano e microcriminalità. E i numeri parlano chiaro: 23 denunce, 19 sanzioni amministrative e 20 segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
Il servizio, svolto insieme a NAS, ASL Roma 1, SIAE e alla società Areti, si è inserito nelle linee strategiche del Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Patenti ritirate, droga sequestrata e armi in auto
Durante i controlli alla circolazione, sette automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza e altrettanti sono stati sorpresi con lo smartphone alla guida. In entrambi i casi, le patenti sono state ritirate. Ma non è finita qui.
In cinque sono stati trovati in possesso di armi bianche o oggetti atti a offendere, senza alcun motivo plausibile. L’elenco dei sequestri è impressionante: sei coltelli, una katana, un taglierino, due mazze da baseball, una pistola a piombini e un tirapugni.
Sul fronte droga, quattro persone sono state denunciate per spaccio, mentre altre venti sono state segnalate come assuntori. In totale, sequestrati 19,81 grammi di cocaina, 27,09 grammi di hashish, cinque piante e 152 grammi di marijuana.
Bar abusivi e violazioni sanitarie: raffica di sanzioni
Tra le denunce più gravi, quella a carico di quattro persone — soci e titolari di due bar-pasticcerie — abusivamente allacciati alla rete elettrica pubblica. Il danno stimato? 108.920 euro.
Con il supporto dei NAS, altri due esercizi sono stati sanzionati per violazioni igienico-sanitarie e mancanze nelle procedure HACCP, per un totale di 5.000 euro. Infine, i controlli SIAE hanno portato a sette multe per mancato pagamento dei diritti d’autore e musica d’ambiente.