Roma, controllori Atac in servizio fino alle 23,00: stretta in vista contro i viaggiatori senza biglietto

Roma, un classico controllore Atac in servizio

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A Roma la lotta ai “portoghesi” non conosce tregua. L’Atac Azienda capitolina dei trasporti ha annunciato l’estensione dei turni dei verificatori fino alle 23. Una misura che punta a colpire il cuore dell’evasione tariffaria, ossia la fascia serale, quando i controlli finora si interrompevano e i passeggeri senza biglietto erano liberi di circolare indisturbati.

Roma, troppi irregolari dopo le 20 sui mezzi Atac

I dati interni parlano chiaro: dopo le 20 il tasso di evasione cresce sensibilmente. Fino a oggi i controllori iniziavano il servizio alle 6.10 e lo concludevano alle 20. Il resto della giornata restava scoperto, con autobus e tram trasformati in “zone franche” per chi non paga. Ora la svolta. Per arrivare a bordo anche di notte servirà un accordo con i sindacati, ma l’orientamento dei vertici aziendali è netto: non si può più rinviare.

Volontari Atac e premi economici da Roma

Il progetto non sarà imposto ma volontario. I verificatori che aderiranno riceveranno incentivi. «Stiamo ragionando sull’aumento della premialità – ha dichiarato Fabrizio Frustaci, responsabile commerciale Atac – perché di notte i controlli sono più difficili ma anche più strategici. Serve un riconoscimento economico adeguato per i colleghi che si assumeranno questo compito».

I numeri dell’evasione sui mezzi pubblici di Roma

Secondo i calcoli ufficiali, l’evasione si attesta tra il 6 e il 7%. Una percentuale che scende al 2-3% in metropolitana, grazie ai tornelli. Ma la realtà è più complessa. I controlli avvengono soprattutto in centro, lasciando scoperte le periferie, dove la quota di trasgressori è notoriamente più alta. Inoltre i verificatori in servizio sono appena 237, una cifra minima se confrontata con i 52 milioni di passeggeri trasportati ogni anno.

Una macchina fragile ma redditizia

Nonostante i limiti, l’attività ispettiva ha prodotto risultati concreti. Nel 2024 i controllori hanno fermato 3,3 milioni di passeggeri e staccato 179.417 multe, che hanno portato nelle casse di Atac 6,6 milioni di euro. Una somma in crescita rispetto ai 5,9 milioni del 2022 e ai 6,4 del 2023. Anche meglio del 2019, ultimo anno pre-Covid, quando gli incassi si fermarono a 5,1 milioni, pur con un numero di viaggiatori superiore a quello attuale.

Il futuro: meno multe, più biglietti, grazie ai controllori Atac

L’obiettivo dichiarato non è solo colpire gli evasori, ma convincere più cittadini a viaggiare in regola. In questo senso la tecnologia ha già cambiato le abitudini. Il sistema tap&go, che consente di pagare con una carta contactless direttamente a bordo, ha abbattuto la scusa del “biglietto dimenticato”. Nel 2019 gli incassi da tap&go erano pari a 1,4 milioni di euro. Nel 2024 hanno raggiunto 38,9 milioni. E la stima per il 2025 è ancora più ambiziosa: tra i 60 e i 70 milioni.

Roma e la sfida del trasporto pubblico

Il trasporto pubblico romano resta una delle grandi sfide per la capitale. Mentre si parla di nuovi tram, metro da potenziare e bus da rinnovare, il nodo della legalità quotidiana a bordo non può essere trascurato. «Colpire l’evasione significa dare più risorse all’azienda e restituire giustizia a chi paga regolarmente», spiegano dai vertici.

Presenti e assenti all’annuncio

Alla presentazione della misura erano presenti i rappresentanti di Atac, con il responsabile commerciale Fabrizio Frustaci, i delegati delle principali sigle sindacali di settore e i tecnici aziendali incaricati di studiare i turni serali. Assente la proprietà della società, che ha scelto di non intervenire direttamente.

Una città che cambia ritmo

La stretta notturna sui bus è un segnale forte: Roma non vuole più tollerare la furbizia di chi si muove gratis sulle spalle degli altri. E lo fa in un momento cruciale, con un trasporto pubblico che cerca riscatto tra nuove tecnologie e vecchi problemi. Se i sindacati diranno sì, presto i controllori torneranno a bordo anche di sera. Perché viaggiare senza biglietto, nella capitale, sta per diventare molto più rischioso.