Roma, corteo a Don Bosco 20 novembre 2025: oggi il quartiere si blocca tra protesta e disagi
Il quartiere Don Bosco di Roma si prepara a un pomeriggio di intensa mobilitazione: oggi, giovedì 20 novembre 2025, a partire dalle 18.00, si terrà un corteo accompagnato da un’assemblea pubblica che coinvolgerà residenti, attivisti e comitati territoriali. Il punto di ritrovo è fissato all’isola pedonale di via Flavio Stilicone, dove si concentreranno i partecipanti prima dell’avvio della marcia.
Le ragioni della protesta nel cuore di Don Bosco
Secondo gli organizzatori, l’iniziativa nasce come risposta alle politiche del governo Meloni in materia di finanziaria, spese militari, riarmo europeo e gestione complessiva del welfare. La protesta denuncia l’aumento delle disuguaglianze, la perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni, l’assenza di investimenti su casa, istruzione, trasporti e sanità, e l’aggravarsi della condizione dei quartieri popolari. Centrale anche il riferimento alla guerra in Medio Oriente, con un forte sostegno alla causa palestinese e la richiesta di “rompere con Israele”.
Uno dei simboli citati dagli attivisti è il COVI, la base militare che si trova alle spalle di Cinecittà: un elemento considerato rappresentativo di una crescente militarizzazione del territorio, percepita come incompatibile con le carenze strutturali che il quartiere affronta ogni giorno, dalle scuole ai trasporti fino agli alloggi popolari.
Percorso del corteo
Sul piano pratico, alla manifestazione sono attese circa 100 persone. Il corteo partirà da via Flavio Stilicone per attraversare alcune delle principali arterie di Don Bosco: via Calpurnio Fiamma, viale e piazza San Giovanni Bosco, viale Marco Fulvio Nobiliore, via Calpurnio Pisone, via Tarquinio Collatino, via Claudio Asello e via dell’Aeroporto.
Durante il passaggio del corteo sono previsti rallentamenti alla circolazione, possibili chiusure temporanee e modifiche al percorso della linea bus 558, che transita proprio sulle strade coinvolte. Le variazioni saranno gestite sul momento dal personale di servizio.
Il comunicato diffuso da Potere al Popolo Roma rimarca il disagio vissuto nelle aree popolari della città: scuole che cadono a pezzi, affitti fuori controllo, precarietà, sanità sempre più privatizzata e servizi essenziali insufficienti. Criticato anche il “modello Giubileo”, accusato di favorire speculatori e interessi privati a discapito dei residenti. L’obiettivo dichiarato è portare queste rivendicazioni in un consiglio comunale aperto e costruire un’opposizione popolare nel quartiere e in tutta la città.
Gli organizzatori invitano inoltre a partecipare alle prossime mobilitazioni: lo sciopero generale del 28 novembre e la manifestazione nazionale del 29 novembre a Porta San Paolo, entrambe incentrate su temi sociali e pacifisti.