Roma, corteo pro Palestina tra Piazza Vittorio e Sapienza: strade chiuse e bus deviati il 13 dicembre
Sabato 13 dicembre Roma dovrà fare i conti con un nuovo corteo pro Palestina. Dalle 14.30 alle 19 il percorso collegherà piazza Vittorio Emanuele II a piazzale Aldo Moro, davanti alla Sapienza. Lo prevede una determinazione dirigenziale , che recepisce la comunicazione della Questura di Roma e autorizza la manifestazione con conseguenti misure di viabilità lungo l’asse che attraversa l’Esquilino, Porta Maggiore e l’area universitaria.
Chiusure progressive al traffico lungo il percorso del corteo
Dalle 14.30 partirà la chiusura progressiva al traffico veicolare lungo l’intero percorso: piazza Vittorio Emanuele II, via Principe Eugenio, viale Manzoni, via Giolitti e via di Santa Bibiana. Potranno transitare solo i mezzi autorizzati, mentre per tutti gli altri automobilisti sarà necessario scegliere itinerari alternativi. Come già avvenuto per manifestazioni analoghe, è plausibile che bus e tram vengano deviati o limitati, con comunicazioni a cura di Roma Servizi per la Mobilità e Atac.
Divieti di sosta già da mezzanotte: a rischio auto e monopattini
L’aspetto più immediato per residenti e commercianti è il divieto di fermata, valido da mezzanotte del 13 dicembre fino a fine esigenze. Niente sosta – neppure per monopattini – in piazza Vittorio Emanuele II sui tratti compresi tra via Principe Eugenio e via Emanuele Filiberto e tra via dello Statuto e via Emanuele Filiberto. Sospese le strisce blu e gli stalli riservati, fatta eccezione per veicoli al servizio di persone con disabilità, posti del Corpo Diplomatico e mezzi espressamente autorizzati dalla Questura.
Chi sono gli studenti palestinesi che organizzano il corteo
L’iniziativa è stata indetta dal rappresentante del Movimento studenti palestinesi in Italia, associazione che riunisce giovani palestinesi presenti nel Paese e che negli ultimi mesi ha animato diverse mobilitazioni contro la guerra a Gaza. A Roma il movimento ha già promosso sit-in e presìdi, spesso proprio tra Piazza Vittorio e l’area della Sapienza, divenuti punto di riferimento per una parte del mondo studentesco che chiede stop alle operazioni militari israeliane e un cambio di rotta nella politica estera occidentale.
Dalle tende alla Sapienza alla marea di cortei per Gaza
Il corteo del 13 dicembre si inserisce in una stagione di proteste studentesche che attraversa l’Italia da oltre un anno. Dalle “acampadas” con le tende montate nei campus, come accaduto alla Sapienza nella primavera 2024. Alle grandi mobilitazioni nazionali con università e scuole ferme per Gaza. Una partecipazione che ha riportato in piazza migliaia di studenti, ma anche lavoratori e famiglie. Trasformando Roma in uno degli epicentri europei del movimento pro Palestina.
Il ruolo della politica tra ordine pubblico e libertà di manifestare
Sul corteo vigileranno Polizia di Stato, Polizia Locale Roma Capitale e gli altri organi di polizia stradale. In un equilibrio delicato tra ordine pubblico e diritto costituzionale alla manifestazione. Negli ultimi mesi proprio la gestione delle proteste pro Palestina ha alimentato un dibattito acceso sull’uso della forza e sui limiti imposti ai cortei, con anche divieti in alcune piazze italiane. A Roma, almeno per ora, la scelta istituzionale sembra quella di permettere le manifestazioni. Regolando però in modo sempre più stringente percorsi, orari e impatto sulla città.
Cosa devono fare residenti, pendolari e commercianti
Per chi vive o lavora nell’area, la data da segnare in agenda è quindi il 13 dicembre. Auto e motorini lasciati in sosta nelle zone vietate rischiano rimozione e multa; i gestori dei monopattini in sharing sono stati formalmente avvisati del provvedimento. Meglio programmare spostamenti alternativi, soprattutto nelle ore del pomeriggio, tenendo d’occhio gli aggiornamenti di Roma Mobilità. La determinazione prevede infine la possibilità di ricorso al TAR Lazio entro 60 giorni, come per tutti gli atti amministrativi di questo tipo.