Roma, così muore il centro commerciale CinecittàDue: il vuoto nelle gallerie, il grido social

Roma, Centro Commerciale CinecittàDue

Basta fare due passi dentro CinecittàDue per rendersi conto che qualcosa si è rotto per sempre. Niente retorica. Solo decine di negozi chiusi, intere ali della galleria desertificate, vetrine coperte con cartoni, saracinesche abbassate da mesi. Dove una volta c’erano famiglie, clienti, luci e attività, oggi si cammina nel silenzio.

Il primo centro commerciale di Roma Capitale, nato nel 1989 come progetto urbano all’avanguardia, è ormai irriconoscibile. E non lo diciamo noi: lo mostrano le foto, lo vedono ogni giorno residenti, esercenti, lavoratori. E oggi, a dare voce a questo malessere collettivo, è arrivato anche un manifesto social virale, firmato da un cittadino che da anni vive CinecittàDue e non riesce più a riconoscerlo.

Roma, Centro Commerciale CinecittàDue

CinecittàDue, il manifesto social accusa: “È stato abbandonato”

ll Manifesto di un consumatore che amava CinecittàDue (immagine disponibile qui) sta facendo il giro dei social. È un testo lungo, dettagliato, circostanziato. Niente sfoghi emotivi, ma accuse concrete, con cifre, date e responsabilità.  

I bagni sono stati ristrutturati ma non funzionano, l’impianto di climatizzazione è instabile, gli arredi sembrano provvisori e economici. A livello estetico, la situazione è ancora più drastica: le iconiche balaustre in legno degli anni ’80, parte dell’identità del centro, sono state coperte da materiali dozzinali, cancellando lo stile originale.

Roma, Centro Commerciale CinecittàDue scale mobili sporche

Il manifesto non lascia spazio a dubbi. Denuncia il crollo strutturale ed estetico, ma soprattutto la scomparsa dell’identità:

“CinecittàDue rappresentava un modello innovativo di centro commerciale urbano… Oggi, invece, si presenta come uno spazio desolato, segnato da numerosi esercizi chiusi, servizi carenti e un generale senso di abbandono strutturale e gestionale”.

Il colpo più duro riguarda i 10 milioni di euro investiti nel 2023 per il restyling:

“Molti lavori risultano incompleti o mal eseguiti. Le sedute mobili sono frequentemente fuori servizio, l’impianto di climatizzazione risulta assente in diverse aree, i bagni – seppur rinnovati – non garantiscono piena funzionalità”.

Roma, Centro Commerciale CinecittàDue negozio chiuso

Il manifesto si sofferma anche sul dramma dei lavoratori, in particolare quelli impiegati nei servizi di pulizia.

 Nessun marketing, nessuna risposta

Un altro punto centrale del manifesto è la totale assenza di marketing. Su Google e TripAdvisor ci sono oltre 12.000 recensioni, la maggior parte negative. I clienti lamentano scarsa pulizia, servizi rotti, negozi deserti.  

“Assieme al Comitato di Quartiere, rivolgiamo un appello fermo e inequivocabile a tutte le parti in causa: alla gestione del centro, alle istituzioni comunali e regionali, ai rappresentanti politici del territorio, alle associazioni di categoria e, soprattutto, alla cittadinanza attiva. Il destino di CinecittàDue riguarda tutti noi.

Ci rendiamo disponibili sin da ora a collaborare in ogni forma utile: promozionale, progettuale, professionale, al fine di contribuire al rilancio dell’intera struttura e restituirle dignità, funzione e rilevanza. In caso contrario, non esiteremo a intraprendere tutte le azioni possibili a tutela dei nostri diritti di consumatori, coinvolgendo la stampa, le associazioni di tutela e ogni organismo utile alla causa.

Roma, Centro Commerciale CinecittàDue negozio chiuso

Cinecittà Due non è soltanto un centro commerciale. È parte della nostra storia, della nostra memoria urbana, della nostra identità collettiva. Abbandonarlo significa abbandonare il quartiere stesso. Non lo permetteremo”, scrivono.

Nel frattempo, centri commerciali come Euroma2 investono, comunicano, attraggono nuovi flussi. CinecittàDue, invece, è fermo. Immobile. Vuoto.