Roma, croci al posto di 99 alberi abbattuti: via alle motoseghe senza attendere la sentenza del 4 giugno

Roma, croci al posto di 99 alberi abbattuti: via alle motoseghe senza attendere la sentenza del 4 giugno. Il Campidoglio non ha aspettato i 19 giorni necessari prima che il Tribunale Amministrativo del Lazio emetta la sentenza di primo grado. Le motoseghe sono entrate in funzione su viale dei Quattro Venti, nel cuore del quartiere Monteverde, tagliando via 99 olmi prima ancora che il Tar del Lazio potesse pronunciarsi in via definitiva sul ricorso presentato da alcuni cittadini appena due mesi fa. Ma avvalendosi di un solo decreto provvisorio del Tar stesso del 16 maggio scorso che non accoglieva – almeno temporaneamente – le richieste dei cittadini residenti in zona.
Una mossa che ha suscitato rabbia e sconcerto tra i residenti, molti dei quali avevano sperato in un provvedimento di sospensione delle operazioni, almeno fino al 4 giugno prossimo. Proprio il 4 giugno il Tar aveva già fissato, tra l’altro, la Camera di Consiglio che preannuncia una trattazione più approfondita del caso e, poi, la successiva sentenza di primo grado.

Il Tar, insomma, almeno questa volta, è stato molto veloce, trattando velocemente il caso e fissando subito le date delle due decisive udienze, quella dei primo di maggio e poi quella del 4 giugno, ma il Campidoglio non ha voluto aspettare e ha proceduto senza indugio.
La video denuncia dell’accaduto, diventata virale grazie a un video pubblicato dal portale “Welcome to Favelas”, mostra decine di croci di legno piantate dagli stessi residenti: dove un tempo sorgevano gli alberi ora sorge un un cimitero di croci improvvisato per ricordare gli abbattimenti.
Il TAR dà ragione al Comune ma solo in via temporanea
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha rigettato, certo, l’istanza cautelare avanzata dai cittadini. Ma solo temporaneamente. L’obiettivo era fermare l’abbattimento di quelli che, secondo i ricorrenti, erano gli olmi storici presenti lungo viale dei Quattro Venti.
La perizia: “Pericolo per persone e cose”
Alla base della decisione del Campidoglio – ora al vaglio del Tar che, ripetiamo, si è pronunciato solo in via provvisoria – c’è una relazione tecnica firmata da un agronomo. Il documento del Comune sostiene che tra gli olmi analizzati, 27 presentano danni strutturali gravissimi, mentre altri 46 sono in condizioni gravi.
I rischi evidenziati sempre dal Comune includerebbero lo schianto di branche principali e la possibilità concreta di danni a persone e beni. Le prescrizioni del perito del Comune sono state immediate: abbattimento urgente. In piazzale dei Quattro Venti, due dei tre alberi esaminati erano già in condizioni tali da rendere necessaria l’eliminazione per motivi di sicurezza pubblica.
Il piano del Comune: 117 nuovi alberi
Il Campidoglio ha promesso in Tribunale che l’intervento non è un’operazione di “desertificazione urbana”, ma parte di un piano di riqualificazione del verde visto che in cambio verranno piantati 117 nuovi esemplari della stessa specie, gli Ulmus, con l’obiettivo dichiarato di “rigenerare il patrimonio arboreo in modo sostenibile”. La sostituzione, però, non consola chi si oppone all’operazione: gli alberi maturi, ricordano i residenti, non si rimpiazzano in pochi mesi.
Il fronte del dissenso: cittadini in trincea
In ogni caso, la protesta contro il taglio degli alberi ha assunto forme sempre più visibili. Oltre alle croci di legno, ci sono cartelli, presidi e appelli sui social. La percezione diffusa è quella di una decisione calata dall’alto, senza un reale processo partecipativo. I ricorrenti, pur sconfitti in questa prima battaglia legale, restano in attesa della discussione collegiale fissata per il prossimo 4 giugno.
Un conflitto ancora aperto
Il Campidoglio ha acceso le motoseghe senza indugio. Ma la battaglia per il verde di Monteverde è tutt’altro che chiusa. Il Tar si pronuncerà in via definitiva il 4 giugno. E i cittadini, c’è da scommetterci, non abbasseranno la guardia. In gioco non ci sono solo i 99 alberi, ma l’idea stessa di un quartiere e di una città più o meno verdi.
