Roma, dal 1° ottobre riapre al pubblico la piramide di Gaio Cestio all’Ostiense

piramide

Dopo i 400 ingressi registrati durante le Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza Speciale di Roma riapre la Piramide di Gaio Cestio ogni domenica di ottobre con visite guidate gratuite. Bianca, di marmo, inconfondibile la Piramide è un simbolo del panorama della Capitale e si inserisce in un suggestivo quadrante di Roma, affiancata dallo storico Cimitero acattolico di Roma o Cimitero degli Inglesi, sul limitare del Rione Testaccio. ”Questa riapertura si inserisce nel lavoro che la Soprintendenza Speciale di Roma sta portando avanti capillarmente nei siti archeologici e i monumenti che non sono aperti in modo ordinario al pubblico”, – spiega il Soprintendente Daniela Porro -.

La moda dell’Egitto a Roma dopo l’annessione nel 30 a.C.

Insomma, “un’occasione per i tanti cittadini che vogliono conoscere qualcosa di più sulla Piramide di Gaio Cestio, un monumento archeologico simbolo del tessuto urbano della Capitale e protagonista della grande Storia”. Le visite guidate, coordinate dall’archeologa Barbara Rossi responsabile del sito, saranno tre ogni domenica, a intervalli di un’ora, alle 10, alle 11 e alle 12, per un numero massimo di 25 persone per ogni turno. La prenotazione è obbligatoria su www.soprintendenzaspecialeroma.it. In realtà, a un certo punto, a Roma si sparse la mode dell’Egitto e del gusto orientale, quindi architetti, pittori, scultori, cercavano di imitare l’Egitto in tutte le sue forme. La piramide è uno di questi esempi,

E’ il monumento funebre di un tribuno della plebe. Ne esisteva un’altra vicino al Vaticano

Costruita nel 12 avanti Cristo, la Piramide non celebra né condottieri né re, come accadeva in Egitto, ma è il monumento funebre di Gaio Cestio Epulone, politico che ricoprì le cariche di pretore, tribuno della plebe e membro dei septemviri epulones. Venne edificata in meno di un anno perché nel suo testamento Gaio aveva disposto che gli eredi ultimassero il suo sepolcro entro 330 giorni, pena la perdita della ricca eredità. Ma la Piramide di Gaio Cestio è anche l’unico monumento superstite della moda egizia, che si diffuse nell’Urbs dopo che la terra dei faraoni era divenuta provincia romana nel 30 avanti Cristo. Quello che pochi sanno è che fino al 1499 ne esisteva una gemella nel rione Borgo, presso il Vaticano. fatta abbattere da papa Alessandro VI le l’Anno Santo del 1500.