Roma, dalle inaugurazioni da star ai risultati flop: la ciclabile dell’assurdo, taglia il passaggio ai passeggeri del bus (VIDEO)

pista ciclabile viale Oceano Pacifico

Che molti romani siano contro le ciclabili ormai è storia nota. Lo dimostrano le numerose manifestazioni di protesta spontanea che, ormai quasi quotidianamente, avvengono nei vari quartieri della Capitale. E ormai non è più solo una questione di mobilità sostenibile, ma di buon senso. I romani lo dicono da tempo: non sono contro le bici, ma contro progetti improvvisati che creano più problemi di quanti ne risolvano. Strade ridotte, parcheggi cancellatialberi abbattutipiste che si allagano o spariscono. Ora, però, è arrivata la “perla” che mette tutti d’accordo: la pista ciclabile che taglia il passaggio ai passeggeri dell’autobus.

Sì, a Roma succede anche questo. Le piste inaugurate sui social dal sindaco Roberto Gualtieri, con elmetto in testa e sorriso stampato, non sono poi quell’oro che sembra luccicare davanti ai flash. E a denunciare l’assurdità è Federico Rocca, Consigliere dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale e dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, che mostra una foto diventata virale. Siamo in viale Oceano Pacifico, all’Eur: qui la pista ciclabile passa davanti alla fermata del bus, esattamente tra la pensilina e la corsia degli autobus. E i passeggeri, per salire o scendere, devono attraversare la pista, con il rischio di essere travolti da un ciclista in corsa.

La pista ciclabile che taglia… il passaggio ai passeggeri del bus

A spiegare la gravità della situazione è un autista Atac, Paolo, che commenta: “Durante i corsi sulla sicurezza ci dicono che, se un passeggero viene investito mentre scende dal bus, la responsabilità è dell’autista. Quindi, se succede un incidente del genere, la colpa ricadrebbe su di noi, non su chi ha progettato questa follia”.

Una follia, appunto. “Questi sono i geni che stanno disegnando chilometri di nuove corsie ciclabili a Roma. Non chiedo il licenziamento – attacca Rocca – ma forse destinarlo ad altri incarico sarebbe il minimo. È chiaro che queste piste sono state pensate senza mai mettere piede sul posto, senza uno studio serio dei flussi di traffico e dei disagi che stanno creando ai cittadini. Fermatevi, siete ancora in tempo”.

Viale Egeo e via Città d’Europa: traffico dove non c’era mai stato

E non è un caso isolato. Sempre Rocca documenta con un video la situazione su viale Egeo, dove il traffico è diventato insostenibile. “Percorro questa strada da quindici anni – racconta –. File del genere le ho viste solo in caso di incidenti. Ora, invece, da quando è stata realizzata la pista ciclabile a doppio senso, non si cammina più”.

Il problema si ripete anche su via Città d’Europa, dove la storia si ripete: prima nessun traffico, ora colonne interminabili di auto e nessun ciclista in vista. Rocca parla di “un disastro urbanistico e gestionale”, e molti cittadini sembrano dargli ragione. Perché in una città dove i mezzi pubblici arrancano e la macchina resta ancora l’unico mezzo di sopravvivenza quotidiana, trasformare le strade in un labirinto di corsie e ostacoli sembra più un esercizio di stile che un piano di mobilità sostenibile.