Roma, “Dammi i soldi”: aggredisce anziano sotto la pioggia, rapinatore messo in fuga dai negozianti a Torpignattara

via Sampiero di Bastelica

Spinto a terra e minacciato da uno sconosciuto che pretendeva i suoi soldi, mentre tornava a casa sotto la pioggia battente. L’aggressione è avvenuta in pieno giorno a Roma, nel quartiere Torpignattara, e a raccontarlo – con un lungo e sentito post su Facebook – è stata la figlia dell’uomo aggredito. Le sue parole, cariche di preoccupazione e rabbia, sono diventate virali nel giro di poche ore.

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Il tentativo di rapina in via Sampiero di Bastelica

Erano circa le 18:30 di martedì 29 aprile, in via Sampiero di Bastelica, all’incrocio con via di Acqua Bullicante. Pioveva forte, e il padre della donna stava camminando sul marciapiede, proprio di fronte a un noto negozio di calzature. «Mio padre è stato aggredito da un ragazzo zuppo d’acqua, senza ombrello, con una maglietta a mezze maniche color viola o rosa – scrive la figlia – Era più alto di lui, che è circa 1.65, con capelli biondo-rossicci. Lo ha toccato da dietro e poi, senza esitazione, lo ha buttato a terra chiedendogli i soldi».

Il racconto si fa più dettagliato e umano: «Papà ha riconosciuto quel ragazzo: poco prima era entrato nella piccola calzoleria della via, forse per cercare un modo per coprirsi dalla pioggia o per controllare l’ambiente. Poi è uscito e ha colpito». La figlia spiega che il padre, ancora sotto shock, non è riuscito a fornire una descrizione precisa, ma è certa: «Era lo stesso ragazzo».

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La fuga e l’intervento dei commercianti

A interrompere l’aggressione sono stati i titolari del negozio di calzature, che, vedendo la scena, sono immediatamente usciti in strada. «È bastata la loro presenza perché il ragazzo mollasse la presa e fuggisse via. Senza loro intervento, forse sarebbe andata diversamente. Sono stati pronti, umani, e hanno dimostrato grande senso civico. A loro va tutta la mia gratitudine», scrive la donna.

Il padre, fortunatamente, non ha riportato ferite, ma è tornato a casa scosso e impaurito. «Resta solo la paura, ma poteva finire molto peggio. Se avete visto qualcosa, se avete notato qualcuno con quella descrizione, vi prego di condividere», conclude la figlia, lanciando un appello alla comunità per aiutare a individuare l’aggressore.

Un post che è diventato una denuncia collettiva

In poche ore, il post ha raccolto decine di commenti e condivisioni nei gruppi Facebook di zona, facendo emergere solidarietà, indignazione e la voglia comune di sentirsi più sicuri nel quartiere. “I commercianti non si sono voltati dall’altra parte, cosa che purtroppo spesso succede. Troppe volte si preferisce filmare invece di agire, di aiutare o, semplicemente, di chiamare i soccorsi. Stavolta, invece, è stata fatta la cosa giusta”, commenta un residente.