Roma, Denisa Maria Adas è scomparsa. Trovata l’auto, ma i cellulari sono spenti

Roma, Denisa Maria Adas è scomparsa. Trovata l’auto, ma i cellulari sono spenti. Roma e Prato col fiato sospeso per la scomparsa di Denisa Maria Adas, 30 anni, residente a Roma, svanita nel nulla il 15 maggio scorso. La giovane, di origine romena, si era appena trasferita temporaneamente a Prato per motivi di lavoro.
L’ultimo contatto risale alla sera di mercoledì, quando ha parlato al telefono con la madre. Da quel momento, silenzio totale: i telefoni spenti, nessuna risposta ai messaggi, nessun movimento social. La sua auto, una Fiat 500 rossa, è stata ritrovata fuori dal parcheggio del residence dove alloggiava, in zona Ferrucci. Ma di lei, nessuna traccia.

Un mistero nel residence
Il punto focale dell’indagine è il residence in cui la 30enne aveva preso alloggio. Le prime verifiche sul posto hanno destato subito sospetti: dalla stanza mancano effetti personali, tra cui la valigia e i vestiti. Un dettaglio, però, ha colpito gli investigatori. Un paio di scarpe col tacco appartenenti alla ragazza è stato ritrovato sopra un armadio alto oltre due metri.
Un posizionamento inspiegabile per una persona alta 1,55 metri. Il sospetto che qualcuno sia entrato nella stanza prende corpo. Anche perché, secondo quanto trapelato, la porta non mostrava segni di effrazione. Questo elemento alimenta il timore che Denisa non fosse sola e che, volontariamente o meno, abbia incontrato qualcuno che l’ha poi condotta altrove.
La pista del mondo della notte
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma una delle piste principali conduce al mondo della notte. Denisa lavorava come accompagnatrice e ragazza immagine, frequentando locali e ambienti legati all’intrattenimento notturno.
Non si esclude che possa aver incontrato un cliente o un conoscente, forse proprio all’interno del residence, la sera della scomparsa. Da qui l’ipotesi di un allontanamento con una persona fidata. Ma l’assenza di segnali, la mancata attivazione dei cellulari, e il ritrovamento dell’auto fanno pendere la bilancia verso scenari più preoccupanti. Si parla di possibile sequestro o coinvolgimento in dinamiche criminali ancora da chiarire.
Indagini a tutto campo
Il caso è ora nelle mani del nucleo investigativo dei carabinieri di Prato. Dopo la denuncia presentata il 16 maggio dalla madre della ragazza presso la caserma di Torpignattara, sono stati attivati tutti i protocolli previsti per la scomparsa di persone.
Dal 17 maggio è operativo il piano provinciale per la ricerca: in campo ci sono i militari, la Protezione Civile e numerosi volontari. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona sono state acquisite, ma finora non hanno fornito elementi determinanti. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, né l’allontanamento volontario né un’azione criminale. L’indagine si muove ora tra contatti recenti, tabulati telefonici e testimonianze.
Un’identità ben definita
Denisa Maria Adas è descritta come una donna minuta ma molto riconoscibile: capelli lunghi e neri, occhi scuri, tre tatuaggi visibili – tra cui uno particolarmente esteso sul braccio destro e uno sulla spalla sinistra. Alta 1,55 metri, pesa circa 58 chili. Dettagli fondamentali per chiunque possa averla vista o riconosciuta. L’appello alla collaborazione è stato lanciato anche dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi Odv, che ha attivato una linea diretta per raccogliere segnalazioni.
L’appello
Chiunque abbia informazioni è invitato a contattare con urgenza le forze dell’ordine al numero 112 o il Comitato Ricerca Scomparsi al 388 189 4493. Ogni dettaglio potrebbe rivelarsi decisivo. L’angoscia cresce di ora in ora. A distanza di giorni, il silenzio che avvolge la scomparsa di Denisa fa sempre più paura. E alimenta il sospetto che dietro questa sparizione ci sia molto più di un semplice allontanamento.