Roma, “Dobbiamo controllare se hai lei la refurtiva”: truffano 65enne e le portano via tutti i gioielli
Ancora truffe ai danni degli anziani. A cadere nel tranello questa volta una donna di 65 anni di Roma, residente nel quartiere Prati, che è si ritrovata davanti un sedicente maresciallo dei carabinieri e un finto ufficiale giudiziario. E i due sono stati talmente abili da riuscire a raggirarla, convincendola a farsi consegnare tutti i gioielli che aveva in casa.
Ma stavolta almeno uno dei due truffatori è finito in manette, arrestato dagli agenti della Polizia di Stato, che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – Dipartimento criminalità diffusa e grave, hanno arrestato un 23enne campano.
La truffa: “La sua auto è stata usata per un furto in gioielleria”
Tutto parte da una telefonata. Dall’altro capo del telefono un uomo, che si spaccia per un maresciallo dei carabinieri. “Signora, la sua auto è stata utilizzata per una rapina a una gioielleria”, esordiva. Poi proseguiva cercando di tranquillizzare l’inevitabile ansia. “Non si preoccupi, possiamo sistemare tutto e farle evitare conseguenze penali se lei collabora”. Dalla telefonata alla visita a casa il passo è breve. L’uomo al telefono, infatti, preannuncia l’arrivo di un suo presunto collaboratore, un “ufficiale giudiziario”, che avrebbe dovuto controllare la provenienza dei gioielli presenti in casa, per verificare che non fossero quelli rubati nella gioielleria.
La donna, in preda al panico, prova a contattare il marito, ma trova il telefono sempre irraggiungibile. E quando arriva il “perito”, sempre più scossa, consegna il sacchetto con i suoi gioielli, per farli controllare. Nel frattempo, il finto maresciallo – sempre al telefono con la donna – rassicura la 65enne, dicendole che il compagno si trovava in caserma, per chiarire la sua posizione. In realtà i due malviventi erano riusciti a tenere impegnate le linee telefoniche della coppia, per impedire che i due si parlassero e scoprissero che si trattava di una truffa.
Le indagini
Quando il finto perito se ne va con i gioielli la donna inizia ad avere dei sospetti, confermati poi al rientro in casa del figlio e del marito, che le dice di non essere mai stato in nessuna caserma. E, dopo i primi momenti di sconforto, scatta la denuncia. Gli agenti del Commissariato Prati acquisiscono i filmati di videosorveglianza del palazzo, isolano immagini utili e risalgono al profilo del presunto autore. Il volto immortalato viene incrociato con le banche dati. Scoprono che si tratta di un 23enne dell’hinterland campano con segnalazioni analoghe. Pochi giorni dopo, il giovane viene colto in flagranza mentre cerca di ripetere lo stesso colpo. Il giovane è stato arrestato e portato in carcere. Ora gli agenti sono al lavoro per identificare il complice.