Roma, domani nuovo corteo pro Pal: rischio paralisi del traffico: il percorso interessato

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Roma si prepara a una giornata di passione. Domani, 8 ottobre, è previsto un nuovo corteo pro Palestina che attraverserà il cuore della Capitale, dal Colosseo fino a Piramide. La manifestazione, regolarmente preavvisata alla Questura, si annuncia come una delle più partecipate degli ultimi mesi. Secondo le stime, saranno circa tremila i manifestanti attesi, pronti a sfilare dietro bandiere e striscioni per chiedere la fine dei bombardamenti e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.

Il percorso pro-Pal nel cuore della città di Roma

Il concentramento è previsto sotto il Colosseo, simbolo universale di Roma e luogo ormai ricorrente per le grandi mobilitazioni internazionali. Da lì, il corteo percorrerà via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena e viale Aventino, fino a raggiungere piazzale Ostiense, dopo aver attraversato piazza Albania, viale della Piramide Cestia e piazza di Porta San Paolo.

Un itinerario che taglia in due il traffico cittadino e che, inevitabilmente, rischia di mandare in tilt la circolazione nel centro-sud della città.

Sicurezza e tensioni latenti, a Roma

La Questura ha predisposto un piano di sicurezza capillare. Pattuglie e reparti mobili presidieranno i punti sensibili lungo il percorso, con particolare attenzione alle aree monumentali e agli snodi di traffico. Negli ultimi mesi, le manifestazioni pro Palestina a Roma si sono svolte senza gravi incidenti, ma la vigilanza resta alta: la tensione internazionale, unita al clima politico interno, potrebbe trasformare anche una protesta pacifica in un banco di prova per l’ordine pubblico.

Chi promuove la manifestazione di Roma

Dietro il corteo ci sono le principali realtà pro Palestina attive in Italia: il Movimento Studenti Palestinesi, la Comunità Palestinese in Italia, l’Udap e l’Associazione dei Palestinesi in Italia, insieme ai Giovani Palestinesi. Gruppi che, da mesi, animano piazze e università in tutta la penisola, chiedendo una presa di posizione più netta del governo italiano e dell’Unione Europea sulla crisi mediorientale.

Roma divisa tra solidarietà e disagio

Mentre i promotori parlano di “marcia per la giustizia e la libertà”, i romani temono l’ennesima giornata di caos. Le autorità invitano i cittadini a evitare gli spostamenti non necessari nelle aree interessate, e Atac ha già annunciato deviazioni per diverse linee bus. Domani, Roma si troverà ancora una volta a fare i conti con la sua doppia anima: quella solidale e quella esasperata dal traffico. E la protesta, tra slogan e disagi, promette di lasciare un segno.