Roma, Don Bosco finisce su Welcome to Favelas: “Vogliamo più sicurezza”

Nel cuore del quartiere Don Bosco, a Roma, la tensione ha raggiunto livelli critici. In appena una giornata si sono registrati tre furti in appartamento, mentre truffe agli anziani e aggressioni nei pressi della metro Giulio Agricola si moltiplicano.

A far scattare la mobilitazione è stata l’esasperazione dei cittadini, che hanno organizzato una fiaccolata per la sicurezza e la legalità, alla quale hanno partecipato residenti, comitati civici, rappresentanti delle istituzioni e realtà sociali locali.
Non è una percezione, ma la realtà
A sostenere l’iniziativa anche Marco Mastro, con la pagina Instagram @dillo.a.noi.roma in collaborazione con Welcome To Favelas, che hanno documentato la manifestazione dando voce a chi vive quotidianamente il disagio: «Di sera il quartiere cambia volto. Non è una percezione, ma una realtà che viviamo ogni giorno», racconta un residente nel video diffuso online.
Roma, Don Bosco non dorme più: tre furti in un giorno e truffe in aumento
Le autorità hanno promesso una presenza più costante e visibile sul territorio. Solo due giorni fa, infatti, c’è stato un incremento di controlli da parte della Polizia. Tuttavia il problema raggiunge il picco nelle ore serali, quando secondo i residenti il quartiere cambia volto: «Durante il giorno c’è movimento, si lavora, ma la sera si trasforma. La paura è concreta», dice un altro cittadino intervistato.
Numerose anche le richieste ai vertici politici: maggiore illuminazione pubblica, telecamere di sorveglianza, e soprattutto progetti di riqualificazione urbana e sociale, per riportare il decoro in un quartiere storico della Capitale.
Il grido dei cittadini per riavere Don Bosco
Il corteo si è trasformato in una testimonianza collettiva di disagio e voglia di riscatto. «Io sono una cittadina del Quarticciolo, e non ho paura di dirlo: qui soli non si cammina più. Serve compattezza, dobbiamo rimanere uniti», dichiara una manifestante.
L’iniziativa ha unito diverse generazioni, dai giovani ai più anziani, tutti accomunati da un’esigenza condivisa: vivere senza la costante minaccia di criminalità e violenza. In molti hanno sottolineato che l’evento non avrebbe avuto tale partecipazione se il problema non fosse profondamente sentito: «Se la rete di cittadini ha risposto così, è perché il problema è reale».
Ora si attende che alle promesse seguano azioni concrete e durature, per non spegnere quella fiaccola accesa da una comunità che ha deciso di non arrendersi.